25 ottobre 2014


PRELIEVI Non per insistere, ma la crisi in Italia si estende a quasi tutti i settori. Ad esempio, quello delle rapine in banca segna una sensibile flessione. Infatti, dal 2007 al 2013, sono diminuite del 68 per cento e nel primo semestre di quest’anno si registra un ulteriore calo del 50 per cento. Non bisogna, tuttavia, fare i salti di gioia pensando che i rapinatori siano diventati delle mammolette che aiutano le signore anziane ad attraversare le pedonali. A parte le misure di controllo e repressione, quei dati fanno leva sul fatto che i malfattori trovano più comodo rubare on line, vista la diffusione delle carte di credito, delle transazioni in rete e della rarefazione del contante. Su questa ultima costatazione se n’erano accorti, anche, molti italiani per bene.

BONTÀ Non si potrà mai dubitare che questo Paese sia assai incline alla generosità e a tutte le sue varie manifestazioni. La conferma si trova, da tempo, nella diffusa presenza di boni. La parola va intesa maccheronicamente (senza alcuna offesa per il grande Teofilo Folengo) come plurale di bonus. D’altronde, l’Italia vanta tante e sante tradizioni, oltre (e per l’appunto, in questi tempi di crisi) alla generosità matteiana (l’Eni non c’entra). L’aveva già cantato Vasco Rossi in Buoni e Cattivi. Certo, il bonus prolifera (pure in versione eco). I cattivi se ne faranno una ragione… Su quello indirizzato alla mamma e al suo bebè si è scatenata una polemica urlata con nemmeno un vagito di moderazione. Si tratta anche di pannolini, ma è lecito scompisciarsi dalle risate per non piangere.

10 E LODE Le parole sono pietre o stelle filanti. In questi giorni, sarebbe utile un sondaggio tra gli italiani per sapere se conoscono il significato di “bollinatura” (a proposito di legge di stabilità e Ragioneria dello Stato). C’è da scommettere che di questo passo la parola sarà sempre più sulla bocca degli italiani. Auspicabile, tuttavia, che non evochi un marchio appiccicato sulla buccia di un frutto esotico e, con esso, la dicitura/adagio “repubblica delle banane”.

TERNO Un amico napoletano, esperto in smorfie (lui non è un bravo attore ma gioca i numeri che corrispondono a quanto gli appare in sogno), mi ha raccontato che recentemente, come tutti gli italiani, è stato martellato dal 18 e dall’80. Ovvero, il numero dell’articolo dello Statuto dei lavoratori e quello di renziane, benefiche iniziative. Nell’ermeneutica della Smorfia, il 18 corrisponde alla visione onirica del sangue e l’80 a quella della bocca. Nel primo caso, guarda caso, a qualcuno è andato il sangue agli occhi. Nel secondo, la coincidenza tra cifra e peculiarità politico-oratoria ci sta. Poi, l’amico partenopeo mi ha precisato di aver giocato un terno, aggiungendo all’ambo finora citato un terzo numero: il 16. Che, a quanto risulta, identifica una parte anatomica compresa tra il dorso e le cosce. Buona fortuna a tutti.

 

Giuliano Agnolini_____