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INFO@COMUNI - Carta e cartone 2013: la raccolta differenziata mostra segni di ripresa Stampa E-mail

30 settembre 2014 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Nonostante il calo dei consumi, le tonnellate ammontano a 3 milioni con un quantitativo procapite di 48,4 chilogrammi. La Lombardia si segnala come unica regione del Nord a registrare un segno positivo, 0,6 per cento. Nove imballaggi su 10 recuperati e riciclati. Dal 1999 al 2013, benefici economici per 4,8 miliardi euro.


Con i numeri, anche se si prestano alle interpretazioni, è difficile fare carte false… E, stavolta, i dati 2013 sulla raccolta differenziata di carta e cartone in Italia sono confortanti. La posta in palio, quando si tratta di migliorare la qualità dell’ambiente, è sempre importante anche se il positivo incremento è dell’1%. Può sembrare poco ma va commisurato con gli effetti della crisi economica sui consumi e sulla produzione generale dei rifiuti.
Entriamo nel dettaglio, sulla scorta dei dati forniti dal XIX Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone elaborato da Comieco (il consorzio nazionale che ne cura la raccolta): le tonnellate ammontano a poco più di 3 milioni per un procapite di 48,4 chilogrammi. Prendendo in esame le macro-aree, crescono Sud e Centro (rispettivamente 4,8% e 4,6%) mentre il Nord, “condizionato” dal calo dei consumi segna un meno 1,7% (la Lombardia è l’unica regione del Nord a registrare un segno positivo, 0,6%).
Complessivamente, quell’1 per cento in più di raccolta differenziata acquista un particolare significato considerando che la produzione di rifiuti urbani è diminuita del 3,2%. Ora, può essere interessante sapere che ogni minuto vengono avviate al macero 10 tonnellate con una percentuale di riciclo dell’86% (1,6 in più rispetto al 2012).
E se nel 2013 oltre 9 imballaggi su 10 sono stati recuperati e riciclati, dal 1999 allo scorso anno i benefici economici si quantificano in 4,8 miliardi di euro considerando occupazione e indotto, il valore della materia prima generata dal riciclo e i mancati costi di smaltimento (nel 2013 oltre 464 milioni di euro). Insomma, la carta per essere vincente non ha bisogno di essere truccata. Come altri rifiuti diventa una risorsa. Un asso nella manica (per i cittadini) da non buttare nel cestino.


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