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Canarie, la sostenibilità alla prova dei fatti Stampa E-mail

di Carmelo di Bartolo, direttore Design Innovation

Le isole Canarie, caratterizzate da una popolazione elevata, da un abbandono delle aree agricole, da una assoluta dipendenza dalle fonti fossili, da una economia basata sul settore edile e turistico - sopratttutto per le scelte operate dalla classe politica e imprenditoriale - possono rappresentare uno dei casi più emblematici al mondo di sviluppo sostenibile, al punto che una crisi energetica potrebbe riflettersi in un'acuta, generalizzata e irreversibile crisi economica.
Tuttavia l'Arcipelago possiede risorse eccezionali per fronteggaire questa crisi. L'agricoltura è molto varia, senza grandi eseigenze energetiche e contraddistinta daelevata produttività; a ciò si aggiunge l'abbondanza di risorse rinnovabili che possono anche essere sfruttate per la produzione di acqua potabile. Le temperature mesie sono tali da richiedere il minimo apporto energetico per mantenere alto il livello di comfort e la cornice naturale e paesaggistica nella quale le isole si inseriscono è certamente suggestiva. Tutti questi elementi permettono di supportare un diverso modello di crescita.
In questo contesto nasce il Piano di sviluppo sostenibile della Regionedel Sud Est di Gran Canaria:una scomesa che indica come cambiare le forme tradizionali dell'agire, un sentiero reale e fattibile da percorrere per trasformare una Regione da esempio di miseria e emarginazione in simbolo mondiale di sviluppo sostenibile.
A qualcuno sembrerà utopico, ma per il tempo in cui viviamo e per quelli che ci apprestiamo a vivere nulla è più pericoloso di non agire.
Se il Piano sarà ben realizzato in tutta la sua ampiezza, e una volta portato a termine, la Regione del Su Est di Gran Canaria sarà punto di riferimento per altre comunità, specialmente per i popoli più svantaggiati di Africa ve America Latina, e contribuirà così al calo degli squilibri planetari.

Il documento completo è disponibile in formato pdf (1.744 kb)

 
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