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Un mondo di applicazioni per la trasmissione in corrente continua Stampa E-mail
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di Alessandro Clerici, Bruno Cova, Stefano Malgarotti | CESI



La trasmissione in corrente continua ad alta tensione (HVDC) sta riscuotendo sempre maggiore interesse da parte degli operatori; non solo in Italia (dove Terna è stato un leader tecnologico per alcune applicazioni) e in Europa, ma anche in altre parti del mondo come Medio Oriente, Brasile, Africa e in particolare in Cina. In effetti, anche in questo settore la Cina vede le applicazioni più spettacolari per livelli di tensione (+/- 800 kV, +/-1.100 kV), di potenza (7.000-14.000 MW per circuito) e di lunghezza (2.000-3.500 chilometri) per impianti già realizzati o in sviluppo.
Le tecnologie - per le stazioni di conversione, per le linee aeree, per i collegamenti in cavo (sottomarino e/o terrestre) - hanno avuto e stanno avendo un notevole sviluppo raggiungendo possibilità di applicazioni impensabili 5-10 anni or sono. L’industria europea per le stazioni di conversione e i cavi ha avuto ed ha ancora una posizione di leadership mondiale che vede però sempre più temibile la concorrenza dal Far East.


Ad esempio, i giapponesi si sono aggiudicati recentemente le stazioni di conversione del collegamento di Terna in cavo sottomarino +/-500 kV – 1.000 MW tra l’Italia e il Montenegro; e anche i cinesi si stanno presentando prepotentemente sullo scenario. Nel campo dei cavi, specie sottomarini, Prysmian mantiene una riconosciuta leadership con la realizzazione del collegamento SAPEI (Sardegna-Penisola Italiana, record mondiale di profondità a 1.650 metri) e lo stesso discorso vale per le massime tensioni (+/- 600 kV) e le massime potenze per bipolo (2.200 MW). Tenendo conto di tale scenario, lo scorso 29 maggio si è svolto presso il CESI un seminario HVDC organizzato in cooperazione con AEIT e il comitato nazionale del CIGRE. [...]

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