di G.B. Zorzoli
I media italiani hanno dato scarso risalto al Quinto Rapporto dell’IPCC sui cambiamenti climatici. Quando l’hanno fatto, le informazioni e i commenti erano sostanzialmente basati sul Summary for Policymakers, una sintesi che, nel caso del Quinto Rapporto, consta di sole ventotto pagine, necessariamente stringate; ed è il risultato di una mediazione politica fra i rappresentanti all’ONU di tutti gli Stati membri.
Infatti, a giudicare da quanto si legge in proposito, quasi nessuno si è preso la briga di consultare il Quinto Full Report, suddiviso in tre parti. La prima (The Physical Science Basis), di 1.552 pagine, che si occupa degli aspetti scientifici del cambiamento climatico, è frutto del lavoro di 859 scienziati, facenti parte di un apposito gruppo di lavoro, che hanno esaminato 9.200 pubblicazioni scientifiche di ricercatori non facenti parte dell’IPCC. La bozza finale è stata sottoposta a due fasi di revisione da parte di esperti esterni e da revisori selezionati dai Paesi membri dell’IPCC.
Di analoghe dimensioni, e realizzate con le medesime procedure, sono la seconda parte del Quinto Rapporto (Impacts, Adaptation, and Vulnerability) che ne esamina i probabili impatti, e la terza (Mitigation of Climate Change), sugli interventi per mitigarli.
Altrettanto sconosciuto è quanto, sulla base dell’esperienza pregressa (in passato qualche previsione non è risultata a posteriori corretta ed è stato denunciato il caso di un laboratorio che avrebbe “aggiustato“ i risultati ottenuti), l‘IPCC ha fatto per introdurre criteri di valutazione sempre più rigorosi. A
d esempio, in un dettagliato documento del 2010 (Guidance Note for Lead Authors of IPCC Fifth Assessment Report on Consistent Treatment of Uncertainties), l’IPCC precisa come valutare sotto il profilo probabilistico ogni conclusione di tipo quantitativo e come riportare sinteticamente il risultato acquisito all’interno dei documenti resi pubblici: si va da virtually certain (probabilità: 99-100 per cento) a very likely (90-100), likely (66-100), about as likely as not (33-66), unlikely (0-33), very unlikely (0-10), exceptionally unlikely (0-1 per cento). [...]
©nuovaenergia
L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati. Per maggiori informazioni sugli abbonamenti o per ricevere
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo
dell’articolo in formato PDF, contatta la redazione: 02 3659 7125 |
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo
|