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INFO@COMUNI - Anche il cartone della pizza si merita un riciclo su misura Stampa E-mail

30 giugno 2014 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Non solo durante grandi eventi sportivi come i Mondiali di calcio ma anche durante l’anno 9 italiani su 10 dichiarano di consumare in casa un piatto simbolo del nostro Paese. Alcune regole per il corretto smaltimento dei contenitori d’asporto.


Durante i Mondiali di calcio, si stima che oltre 31 milioni di italiani staranno incollati al televisore seguendo le partite. Un numero prevedibile visto che il pallone è lo sport nazionale. Un po’ meno prevedibile un’alta bella milionata di italiani (circa 23) che consumerà pizza da asporto o ordinerà una consegna a casa almeno 3 volte durante i campionati brasiliani in compagnia di familiari e amici. Per scaramanzia patriottica non si sa come finirà il torneo ma sarebbe bene che i contenitori di capricciose, quattro stagioni, margherite e altre varianti finissero nel posto giusto. E, soprattutto, e non solo, in occasione di eventi speciali ma anche nel resto dell’anno.
Si tratta di realizzare un goal a favore di una migliore qualità della vita che coincide con un a migliore qualità dell’ambiente, senza sprecare un bene prezioso come i rifiuti. E non si dica che questa è la solita pizza… Alcuni dati, come assaggio, forniti da Astra Ricerche per Comieco.
Almeno una volta la settimana il 22 per cento degli intervistati si gusta una pizza che rappresenta ormai un’abitudine casalinga per 9 italiani su 10. Lo smaltimento non è un problema da dribblare. Che cosa fare quindi per evitare che i contenitori d’asporto (realizzati in materiale riciclabile e compostabile) non finiscano in fuorigioco (la discarica). Basta osservare qualche regola, anche se comporta un piccolo sacrificio, per fare una raccolta differenziata vincente.
Se l’involucro è pulito e privo di residui di cibo, va gettato insieme con la carta, come il solito cartone da imballaggio. Qualora presentasse residui di cibo, questa l’alternativa. Il coperchio pulito va strappato e messo nel contenitore della carta, mentre la parte imbrattata va spezzettata e avviata a riciclo insieme con la frazione umida. Se ciò non fosse possibile, la destinazione è il sacco dell’indifferenziato. Stessa sorte per i tovaglioli (umido o indifferenziato) e mai nella carta poiché sono prodotti con una speciale fibra anti spappolo.
Fatto questo, buona serata e buon appetito.


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