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IL GIORNALIERO - Mazzini (LGH): “Valutiamo con ottimismo la quotazione in Borsa” Stampa E-mail

24 aprile 2014 - “La Borsa rappresenta un importante veicolo di crescita e un’opzione sulla quale stiamo ancora ragionando con grande attenzione e interesse. Forse l’esperienza dei bond ci ha dato una spinta in più in questa direzione. Ha dimostrato che abbiamo una elevata capacità di attrazione dei capitali”. Franco Mazzini, amministratore delegato di LGH - la holding che comprende le aziende municipalizzate di Cremona (AEM), Pavia (ASM), Lodi (ASTEM), Rovato (COGEME) e Crema (SCS/SCRP) - entra nel dettaglio di una strategia che ha raccolto consenso sui mercati finanziari internazionali.
“Premetto che nella nostra posizione dobbiamo interfacciarci con una pluralità di soggetti e non con un unico interlocutore: i nostri clienti, gli stakeholder, la comunità finanziaria degli investitori... Ecco, direi che proprio da questa ultima componente, e in chiave internazionale, abbiamo avuto un recente importante riconoscimento per il lavoro che abbiamo svolto fin qui, e del fatto che si può vivere e lavorare a stretto contatto con il territorio e nello stesso tempo avere una visibilità e una credibilità su scala europea”.
Torniamo allo scorso novembre… “Si tratta dell’emissione di bond che abbiamo presentato sui mercati internazionali di riferimento - Londra, Francoforte, Parigi - e che ha generato un riscontro al di sopra delle nostre migliori attese. Rispetto ad un’offerta di valore complessivo pari a 300 milioni di euro, la richiesta è arrivata a 940 milioni. Siamo stati la prima utility non quotata ad affacciarsi al mercato finanziario internazionale. E alla nostra prima uscita il risultato è stato quello appena descritto”.
L’Italia, quindi, può essere attrattiva per gli investimenti stranieri? “Dipende dal progetto che viene presentato e dall’azienda che chiede di investire. Se la proposta specifica è percepita come solida e credibile i soggetti disposti ad investire non mancano certo. A noi stessi, ad esempio, è già stato richiesto di aprire una ulteriore sottoscrizione di prestito”.
“Le risorse raccolte sui mercati finanziari internazionali - sottolinea Mazzini - ci hanno permesso di creare una certa flessibilità e una maggiore liquidità per investire nello sviluppo del nostro business, sempre focalizzato sul territorio di riferimento nel quale operiamo”. Non resta che attendere la quotazione in Borsa… “Stiamo valutando con ottimismo i reali vantaggi di una scelta di questo genere”.

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