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DI TUTTO UN PO' 309 - Zafferano e lamette non erano in offerta speciale Stampa E-mail

Il protagonista di questa vicenda non è un gourmet e nemmeno un nostalgico melomane amante di un bavero dal colore giallognolo abbinato ad una marsina ciclamino. Non è nemmeno amante di una rasatura perfetta, sulla quale risulterebbe impossibile accendere uno zolfanello.

Senza cercare il pelo, non sul mento e dintorni, ma nell’uovo, staremo sul generico nell’identificazione del soggetto in questione. Si tratta di una persona che al supermercato si è appropriato di sessantacinque bustine di zafferano e di cinquanta ricariche di lamette da barba. Il bottino ammonta a settecento euro, tanto da meritare un arresto e il sequestro della refurtiva che non era destinata ad uso personale bensì alla rivendita (non è importante conoscere il canale commerciale ma si presume non fosse ufficiale).

Interessante costatare che i supermercati, ai tempi della crisi, sono diventati teatro di curiosi eventi. Dopo tanto decantare lo slow food, adesso tra le corsie si nota la diffusione dello slow buy. Ovvero, acquisto lento per motivi non proprio piacevoli. Infatti, molte persone sono accorte nelle scelte, compulsano con attenzione i promemoria cartacei della lista della spesa (i più digitali usano telefonini di varia foggia). Ciò determina un continuo andirivieni davanti agli scaffali che allunga la durata della visita al supermercato.

Non sarà una via crucis, ma le soste davanti ai prodotti si fanno lunghe e le decisioni sofferte. In alcuni/e lo stazionamento riflessivo/contemplativo antecedente l’acquisto assume pose plastiche, quasi ci si sentisse estraniati dal mondo, assorti/e in complicati calcoli tra le pieghe dei bilanci personali e familiari.

Un tempo si buttava tutto dentro il carrello, di gran fretta. Adesso si nota dell’altro. Capita anche che certe (piccole) confezioni siano aperte furtivamente e consumate in loco (è il caso di dire in un sol boccone). Ormai, commessi e direttori chiudono un occhio conoscendo la situazione. Però, fa una certa impressione vedere che numerosi prodotti se ne stiano esposti in vetrinette sotto chiave o protetti da sigilli antitaccheggio (vedi creme adesive per dentiere). Ultimo e triste baluardo. Poi, che si rubino zafferano e lamette per rivenderle fa pensare poco al risotto e molto al pelo e contropelo che ha scorticato tanti italiani.


Giuliano Agnolini
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