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NUOVA GEOPOLITICA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI ENERGETICI EUROPEI


di Vittorio D'Ermo


Il mese di marzo è stato caratterizzato da nuove tensioni geopolitiche che questa volta non si sono manifestate nei tradizionali teatri dell’Africa e del Medio Oriente, ma addirittura nel cuore dell’Europa. Il contrasto tra gli Ucraini, desiderosi di sviluppare rapporti sempre più stretti con l’Unione europea, e la parte della popolazione più legata alla Russia, è sfociato in un conflitto interno che ha portato all’allontanamento del presidente filo russo e alla costituzione di un nuovo governo filo-occidentale.
La Russia, da sempre desiderosa di mantenere nella propria sfera di influenza l’Ucraina e di svolgere un ruolo di garante delle minoranze di etnia russa nelle Repubbliche che una volta facevano parte dell’Unione Sovietica, non ha accettato questo cambiamento e, per dimostrare la propria determinazione, ha cominciato ad occupare i centri strategici della Crimea partendo dalle basi esistenti in quella Repubblica che, seppure con statuto autonomo, faceva parte dell’Ucraina.


A metà marzo con il sostegno “attivo” delle truppe russe è stato indetto un referendum che ha sancito la volontà di secessione di oltre il 90 per cento della popolazione locale; così, in una rapidissima successione di eventi, la dichiarazione di indipendenza della Crimea si è trasformata in annessione alla Federazione Russa sancita da tutti i livelli istituzionali del potere russo, ricucendo una frattura durata circa sessanta anni.


Questa svolta avrà, con tutta probabilità, carattere irreversibile in considerazione dei legami storici tra Crimea e Russia e della volontà della popolazione locale, sia pur con limitate eccezioni. Resta invece aperto il problema delle relazioni tra l’Ucraina, la Russia e l’Occidente che si è fatto ancor più complesso e ricco di insidie. L’intervento russo è stato infatti condannato, soprattutto per le modalità del cambiamento, dagli Stati Uniti e dall’Unione europea che hanno annunciato di voler attuare contromisure sul piano economico e politico.[...]

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