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INFO@COMUNI - Italia ancora lontana dall’Europa più “verde” Stampa E-mail

16 luglio 2013 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Il nostro Paese deve migliorare le sue performance. La media dei rifiuti urbani avviata a riciclo e compostaggio si attesta sul 30 per cento, contro la media dell’Unione del 40. Nel 2012, sensibile incremento della raccolta differenziata di imballaggi in plastica (più 4,8 per cento), oltre 690 mila tonnellate avviate a riciclo rispetto agli oltre 2 milioni immessi al consumo sul mercato.

La vita è un sogno? Qualcuno direbbe: “Lascia perdere!”. Un altro: “I sogni sono l’essenza della vita!”. Restando a mezza via… ci si potrebbe accontentare che la realtà, piano piano, si avvicini ai sogni. Tra questi, ce n’è qualcuno che si può provare a fare ad occhi chiusi con la speranza di restare a bocca aperta qualora si realizzi.
Immaginiamo che si ricicli e si riutilizzi tutta la spazzatura nel migliore dei modi possibile. Tutto ciò lo suggerisce il buon senso e l’amore per l’ambiente ma lo dice soprattutto l’Europa che spinge su una gestione efficace del settore rifiuti. A proposito, l’Italia se la cava abbastanza bene ma nella circostanza le mezze misure non bastano.
Qui ci occorre una performance di assoluto livello. E, allora, il nostro Paese deve ulteriormente impegnarsi. Peraltro, utilizzare bene i rifiuti fa bene non solo all’ambiente ma anche al portafoglio. Se ne è recentemente dibattuto al workshop di Safe (il Centro studi della Sostenibilità fonti energetiche) dove sono stati presentati i dati di Assorimap relativi al riciclo della plastica nel 2012. Quest’ultima, (l’associazione che riunisce oltre il 90 per cento del volume di materia plastica riciclata da post-consumo in Italia), ci ricorda che la media italiana dei rifiuti urbani avviata a riciclo e compostaggio si attesta sul 30 per cento, contro la media europea del 40. Poco meno del 50 per cento viene smaltito in discarica e, in alcune regioni, non mancano punte che sfiorano il 70 per cento.
Vale la pena di ripetere che la differenziata fa la differenza? Sì, tra l’intelligenza e lo spreco (stupido). Nel 2012 si è registrato un sensibile incremento della raccolta differenziata di imballaggi in plastica (più 4,8 per cento), oltre 690 mila tonnellate avviate a riciclo. Un bel risultato? Non proprio, considerando la quantità immessa a consumo sul mercato (oltre 2 milioni di tonnellate). Un divario da colmare tanto quanto quello che si evidenzia tra Nord e Sud. Il primo, infatti, si attesta su una media di raccolta di 16 chilogrammi per abitante, mentre Calabria e Sicilia raggiungono a fatica i 3 chili. Quando si dice che i dati pesano…


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