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INFO@COMUNI - Ecco l’Italia con molte rinnovabili in Comune Stampa E-mail

26 aprile 2013 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Nel Rapporto 2013 di Legambiente trova conferma la costante crescita e diffusione di queste fonti. Sono oltre 600 mila gli impianti, elettrici e termici, installati nel 98 per cento dei nostri Comuni. Lo scorso anno si è garantito il 28,2 per cento dei consumi elettrici e il 13 di quelli complessivi. Dal 2000 ad oggi ben 47,4 TWh rinnovabili, si sono aggiunti al contributo dei “vecchi” impianti idroelettrici e geotermici. Il forte apporto delle biomasse.

L’Italia ha qualcosa in Comune… con le rinnovabili. A parte le battute, l’ormai tradizionale appuntamento con il rapporto di Legambiente “Comuni rinnovabili” 2013 conferma la costante crescita e diffusione di queste fonti sul nostro territorio.
L’abbondanza dei dati elencati qui e di seguito, non deve indurre alla noia. Un po’ di pazienza! Si tratta di un fenomeno che val la pena di conoscere e approfondire: sta cambiando lo scenario energetico del nostro Paese.
Si comincia, sottolineando che sono oltre 600 mila gli impianti, elettrici e termici, installati nel 98 per cento dei Comuni italiani. Lo scorso anno, con questa dote, si è garantito il 28,2 per cento dei consumi elettrici e il 13 di quelli complessivi. Dal 2000 ad oggi ben 47,4 TWh da fonti rinnovabili, si sono aggiunti al contributo dei “vecchi” impianti idroelettrici e geotermici: fotovoltaico, solare termico, idroelettrico, geotermia ad alta e bassa entalpia, impianti a biomasse e biogas.
Sono 7.970 i Comuni dove si trova almeno un impianto, con una progressione continua: erano 7.661 nel 2011, 6.993 nel 2010, 3.190 nel 2008. Altri tempi, non proprio remoti, quando nel 2006 si toccava quota 356. Risultati non da poco, ma c’è una classifica speciale che rappresenta davvero il top del Comune “rinnovabile”, quello che usa solo rinnovabili. Per il momento sono 27 e utilizzano un mix di fonti, valorizzando soprattutto quelle presenti nel territorio, che copre il fabbisogno elettrico e termico dei cittadini. Se il 27 può, per il momento, essere considerato un numero basso (il cento per cento non si raggiunge in quattro e quattr’otto…), ecco un altro dato confortante: assommano a 2.400 i Comuni al 100 per cento rinnovabili per l’energia elettrica, ossia quelli dove si produce più energia di quanta ne consumino le famiglie residenti.
I Comuni del solare toccano quota 7.937, con una produzione di energia nel 97 per cento dei casi; a Casaletto di Sopra (Cremona) e a Don (Trento) il record di impianti per abitante, rispettivamente per il fotovoltaico e per il solare termico. Eolico, mini idroelettrico e geotermia sono insediati rispettivamente in 571, 1.053 e 369 Comuni. Sono invece 1.494 quelli che utilizzano biomasse (solide, gassose e liquide) per una potenza installata complessiva di 2.824 MW elettrici e 1.195 MW termici. Questi impianti (erano 32 nel 2006 e 788 ne3l 2010) complessivamente hanno toccato nel 2012 una produzione di 13,3 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,2 milioni di famiglie. Un capitolo a parte merita il teleriscaldamento: sono 343 i Comuni che utilizzano biomasse “vere” (di origine organica animale o vegetale provenienti da filiere territoriali) o fonti geotermiche.
Appuntamento al Rapporto 2014 di Legambiente, confidando nella pazienza dei lettori. Talvolta e in certi casi è opportuno dare i numeri. Le rinnovabili contano su quelli (sempre più) positivi.


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