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Lamanna: “Nel segno dell'efficienza a servizio della città” Stampa E-mail
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IL RESPONSABILE DEL BUSINESS DEVELOPMENT PER IL SETTORE SMART CITIES DI ABB ITALIA

di Davide Canevari



Lo scorso dicembre, in occasione della presentazione del progetto Genova Smart City, sono stati evidenziati due aspetti che fanno certamente riflettere. Primo: da una rapida ricerca svolta su scala internazionale erano emerse oltre 20 definizioni profondamente diverse del concetto di smart city. Noi di Nuova Energia, nel realizzare questo dossier, ne abbiamo raccolte quasi il doppio!


Secondo: in Italia quattro cittadini su cinque dichiaravano apertamente di non avere alcuna idea di cosa potesse essere - o diventare - una città smart. E si trattava, con ogni probabilità, di un valore statistico ponderato con un certo ottimismo. Alcune indagini successive hanno infatti portato la percentuale dei “ben informati” sulla soglia del dieci per cento.

Di contro, sembra che tutte o quasi le amministrazioni pubbliche di centri urbani appena al di sopra del concetto di borgo o di paesino abbiano deciso di intraprendere un percorso smart, o per lo meno di sposare questa nuova causa in termini di comunicazione. Proviamo, dunque, a fare il punto della situazione con Antonio Lamanna, responsabile del Business Development per il settore Smart Cities di ABB Italia.



Qual è la sua personale definizione di smart city?
**Più che dare una personale definizione tenterei di chiarire come sia possibile avere varie interpretazioni del concetto di smart city. Il termine è l’espressione di un concetto che prevede di dare servizi sempre più efficienti al cittadino, o meglio a chiunque entri in contatto con la città, in un contesto ambientale sempre più protetto. Ogni singola città può applicare concretamente questo concetto alla proprio realtà interna, definendo di volta in volta, e in base alle specifiche esigenze, i percorsi e le soluzioni più efficaci. Non esiste, quindi, un approccio standard.
Allo stesso modo, non si può parlare di una singola tecnologia smart o di un ristretto novero di “tecnologie prevalenti”. Abbiamo a che fare con un vero e proprio universo di applicazioni possibili, in continua evoluzione, che spaziano dalla cyber-security alla gestione della generazione da fonti rinnovabili, dall’integrazione dei veicoli elettrici alla rete allo sviluppo dei sistemi di accumulo, per arrivare a concetti più evoluti come l’internet of things o il clouding computing. [...]



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