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Gas ed elettricità, il ruolo strategico delle reti di trasporto Stampa E-mail
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di Edgardo Curcio



Per tutte le commodity energetiche il trasporto è uno dei principali elementi di disponibilità, di convenienza, di penetrazione nel mercato e naturalmente di costo. Ciò è vero per il petrolio le cui alternative sono il trasporto via mare o via terra con oleodotti, ma soprattutto è vero per il gas e in parte per l’elettricità. Per il gas le alternative si differenziano perché via mare deve essere liquefatto mentre via terra può viaggiare con i gasdotti. Per l’elettricità il trasporto avviene via rete, ma le modalità possono essere differenti secondo la tensione a cui avviene la trasmissione.

In Italia il trasporto del gas e dell’elettricità fino a qualche anno fa era monopolizzato dai due grandi enti energetici e cioè Eni ed Enel, che coprivano con le loro reti l’intero territorio nazionale. Con la liberalizzazione del settore elettrico l’Enel cedeva la propria rete di trasporto prima al Grtn, poi quest’ultima società la cedeva a sua volta a Terna, una società indipendente controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti e da investitori istituzionali, che svolge il ruolo di trasporto e dispacciamento della rete elettrica su indicazione del ministero dello Sviluppo economico e dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas. [...]

Per il trasporto del gas, anche qui, a seguito della liberalizzazione del settore è stato richiesto prima ad Eni di scorporare il settore del trasporto gestito da Snam, che è divenuta così una società indipendente nell’ambito delle attività Eni. Più recentemente, con qualche difficoltà, è avvenuto il completo scorporo di questa società dall’Eni. L’operazione è stata svolta, come quella di Terna, dalla Cassa Depositi e Prestiti che ora controlla anche l’89 per cento di TAG, una importante infrastruttura di rete gas che porta, con un gasdotto, il gas a Tarvisio. [...]

Sono infatti in competizione due grandi gasdotti: il primo, il Nabucco, che dovrebbe portare il gas azero in Austria; il secondo, il TAP, che invece dovrebbe portare il gas in Italia. Entrambe le opzioni sono tuttora aperte ma sembra che al TAP manchi un forte sostegno governativo, cosa che sembrerebbe assurda visto l’interesse strategico che questo gasdotto ha per la creazione di un hub del gas in Italia. [...]



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