Sfogliando il “Conto di Montecristo” |
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di Ugo Farinelli
Poche vacanze di fine d’anno per i nostri colleghi del ministero dello Sviluppo economico, che il 28 dicembre 2012 hanno varato il Decreto attuativo del regime di sostegno alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni (prontamente ribattezzato “conto termico”), immagino tra scoppio di mortaretti e (sobrie) libagioni.
Un decreto annunciato e atteso, prontamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 gennaio 2013, che segue a breve distanza (troppo breve per tenerne compiutamente conto) l’ultima direttiva europea sull’efficienza energetica del Parlamento e del Consiglio dell’Unione Europea del 25 ottobre 2012 (2012/27/EU). Questo decreto, come vedremo, è un po’ montecristiano (con riferimento al Conte oltre che al Conto), nel senso che fa vendetta di un certo numero di storture del passato, e speriamo che non ne crei di nuove!
La prima stortura da vendicare – la più visibile e ampiamente criticata – è stata la preferenza data finora alle fonti rinnovabili elettriche rispetto a quelle termiche. Il sistema dei Certificati Verdi (destinati alle rinnovabili elettriche) non si è dimostrato adeguato all’incentivazione su larga scala di almeno una delle tecnologie rinnovabili più importante e con maggiori potenzialità di riduzione dei costi, cioè il solare fotovoltaico. Ed è con questo in mente che è stata varata la serie di provvedimenti [...].
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