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INFO@COMUNI - Europa 2012, luci ed ombre sul bilancio ambientale Stampa E-mail

25 gennaio 2013 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - L’Agenzia Europea per l'Ambiente (AEA) ha tracciato un consuntivo in sei settori strategici per l’ambiente. Elementi di attenzione per la situazione della metà delle acque che non raggiunge gli standard posti dalla direttiva quadro. Diminuite le missioni di gas serra anche per “merito” di miti condizioni climatiche. Fortissimo il consumo e l’import delle risorse naturali.

Anno che va, anno che viene. In questi periodi “a cavallo” si tirano le somme e si fanno anche alcuni calcoli (chiamati previsioni). Un esercizio praticato anche dall'Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) che ha tracciato un consuntivo in sei settori strategici per l'ambiente: acqua, clima, emissioni di gas serra, inquinamento atmosferico, aree protette, consumo di materiali.
ACQUA. Il quadro della situazione non soddisfa. Quasi la metà delle acque europee non raggiunge gli standard posti dalla direttiva quadro sulle acque e la qualità dei corpi idrici sarà ancora scarsa nel 2015. Forte anche l’incidenza negativa della siccità (ma si sono fatte sentire anche drammatiche precipitazioni e alluvioni) con il numero dei Paesi colpiti che è quasi raddoppiato rispetto al decennio 1971-80. Allora 15, tra il 2001 e il 2011 28; anche la qualità delle acque di balneazione, seppure sempre buona, è leggermente peggiorata.
CLIMA. L’ultimo decennio (2002-2011) è stato il più caldo mai registrato in Europa con la temperatura terrestre di 1,3 gradi più alta rispetto alla media del periodo pre-industriale.
GAS SERRA. Le emissioni di gas serra sono diminuite in Europa del 2,5 per cento nel 2011, nonostante la ripresa economica manifestatasi in molte aree del Continente, grazie anche ad un inverno mite che ha contenuto i consumi per il riscaldamento.
ARIA. Circa un terzo degli abitanti delle città europee è esposto ad una concentrazione alta di particolato (PM), uno degli inquinanti più pericolosi per la salute. Tra le cause dell’inquinamento atmosferico, il traffico “viaggia” nelle primissime posizioni generando soglie elevate di inquinanti come il biossido di azoto che supera spesso i limiti di legge. Bilancia questa nota preoccupante una buona notizia che trova origine anche nello sviluppo di sofisticate tecnologie: le nuove auto vendute nel 2011 sono state del 3,3 per cento più efficienti rispetto a quelle vendute l'anno precedente. Un’accelerazione che non va multata…
AREE PROTETTE. Bene, apprendendo che coprono più di un quinto del territorio europeo, meno bene per il mare dove solo il 4 per cento è soggetto a protezione. Una deriva pericolosa per uno dei soggetti ambientali più delicati e già abbondantemente violentato.
CONSUMO DELLE RISORSE NATURALI. Per concludere (non proprio in bellezza), l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente ci informa che la domanda europea di materiali è così intensa che attualmente tra il 20 e il 30 per cento delle risorse che si utilizzano in Europa è importata. Questo fa complicare un vero e proprio bilancio complessivo.

Ce n’è abbastanza per riflettere. Ci risentiamo nel 2014.


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