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INFO@COMUNI - Quando l’ambiente vale sicuramente più di una cicca Stampa E-mail

21 dicembre 2012 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Ogni anno gli italiani gettano in terra 23 mila tonnellate di gomme da masticare e 73 miliardi di mozziconi di sigarette. Il costo per la rimozione di un chewing gum è stimato in un euro. Nel Mediterraneo i mozziconi sono i rifiuti più diffusi. Nel mare: il 40 per cento contro il 9,5 delle bottiglie di plastica, l'8,5 dei sacchetti di plastica, il 7,6 delle lattine di alluminio.

Si può restare a bocca chiusa o a bocca aperta. Nel primo caso, abbastanza raro, quando è meglio non pronunciarsi, evitando brutte figure. Nel secondo caso, quando si resta stupiti per qualcosa, bella o brutta che sia. Ma c’è un terzo caso. Ha sempre a che fare con la bocca, quando questa si trova alle prese con una gomma da masticare o con una sigaretta che viene portata alle labbra e aspirata nella cavità orale.
Esaurito il loro compito, gli oggetti in questione spesso vengono (maleducatamente) lasciati al loro destino. Sia la gomma sia il mozzicone prendono la via dell’abbandono per diventare sgraditi trovatelli nel nostro ambiente. Una presenza ingombrante, quasi da non credere. Ogni anno, in Italia, vengono gettate in terra 23 mila tonnellate di chewing gum, una quantità equivalente al peso di una nave portacontainer lunga 150 metri. Oltre a restare appiccicate a marciapiedi e monumenti, se non a sale d’aspetto o sotto le suole delle scarpe, restano dolorosamente appiccicate alle casse pubbliche. Per toglierne una, serve un euro. A Roma, se ne vanno 15 mila il giorno. La spesa complessiva per la rimozione in tutta la Gran Bretagna si aggira intorno ai 180 milioni di euro/anno. Da restare a bocca aperta…
Le ganasce, invece, corrono il rischio di bloccarsi di fronte all’ammontare dei mozziconi dispersi in Italia ogni anno da circa 13 milioni di fumatori. Pronti? 72 miliardi! In particolare, secondo uno studio Enea del 2010, con le cicche vengono disperse nell'ambiente, annualmente, 324 tonnellate di nicotina, 1.872 milioni di bequerel (Bq) di un elemento radioattivo come il plutonio-210, 1.800 tonnellate di composti organici volatili (come il benzene), 21,6 tonnellate di gas tossici (fra cui acido cianidrico e ammoniaca), 1.440 tonnellate di catrame condensato e 12.240 tonnellate di acetato di cellulosa. Sostanze non propriamente salubri.
E non è di grande conforto sapere che nel mondo ogni anno un miliardo e mezzo di fumatori si sbarazzano di 4,5 mila miliardi di cicche (per non sospettare che si diano i numeri, ecco il quantitativo in cifra: 4.500.000.000.000). Ancora una boccata di ossigeno: il numerino precedente equivale a 845.000 tonnellate fatte di 7.800 tonnellate di agenti chimici pericolosi.
Infine, le cicche sono anche i rifiuti più diffusi nel mare: nel Mediterraneo, per esempio, rappresentano il 40 per cento, contro il 9,5 delle bottiglie di plastica, l'8,5 dei sacchetti di plastica, il 7,6 delle lattine di alluminio. E un mozzicone di sigaretta, così come una cicca da masticare, impiega fino a cinque anni per la totale biodegradazione. Che fare, allora? Non si sa ancora se le gomme saranno equiparate ai rifiuti speciali e quindi meritevoli di un loro cestino stradale. I colpevoli dell’abbandono dei mozziconi dovrebbero essere sanzionati con multe salate (in qualche Comune lo si fa già). Due eventualità discusse in Parlamento. Proibito dire che l’ambiente vale una cicca!


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