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INFO@COMUNI - Non è vero che tutta la carta è straccia Stampa E-mail

27 luglio 2012 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Lo scorso anno la raccolta di carta e cartone ha toccato i 50,6 chilogrammi pro capite. Il tasso di riciclo è superiore alla media europea: nove imballaggi su dieci tornano a “vivere”. Da1999 al 2011 benefici economici complessivi per circa 4 miliardi di euro, evitando anche la costruzione di 248 discariche. Permane forte il distacco tra il Nord e il Sud.

Chissà perché la carta è da sempre abbinata a tante parole. A qualcuno la si concede bianca , tutti ce l’hanno di identità e qualche anziano d’argento, negli atti ufficiali girano quelle bollate. Al plurale, qualcuno le fa false. Stop.
Se si parla di carta straccia, bisogna andarci piano con le parole e non confondere qualcosa che non ha molto valore con qualcosa che invece e ne ha, e parecchio. La carta e il cartone, appunto, quando vengono riciclati.
In materia l’Italia se la cava bene, come conferma il XVII Rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone diffuso dal Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Lo scorso anno, nel nostro Paese sono stati raccolti oltre tre milioni di tonnellate di carta e cartone, per una media pro capite di 50,6 chili. Un dato che nel 2011 resta stabile nonostante il calo dei consumi e dei rifiuti urbani, stimato intorno al 2,5 per cento, spiegabile con le ormai note difficoltà economiche del Paese.
Tuttavia, gli italiani si distinguono con un tasso di riciclo (la quantità percentuale di imballaggi immessi al consumo recuperati e riciclati) superiore alla media europea. Il che significa che nove imballaggi su dieci ritornano a “vivere”. Complessivamente, dal 1999 allo scorso anno, il nostro riciclo ha prodotto benefici economici (occupazione e indotto, il valore della materia prima generata dal riciclo, i mancati costi di smaltimento) per circa 4 miliardi di euro, evitando la costruzione di 248 discariche.
Scorrendo la cartina della Penisola, Nord, Centro e Sud totalizzano rispettivamente 65,5 chilogrammi, 59,1 e 26,3 di raccolta differenziata pro capite. Passando alle Regioni, l’Emilia Romagna troneggia con 85,8 chilogrammi seguita da Trentino Alto Adige (83,3), Toscana (79,3), Valle d’Aosta (76,5) e Piemonte (74,4). E la Lombardia? Per notarla, bisogna uscire dalla top 10: la si trova in undicesima posizione con 55,4 chilogrammi.
Sulla carta ( in tutti i sensi…) c’è ancora molto da fare, come rivela uno studio che stima in circa un milione di tonnellate il materiale cellulosico che ad oggi se ne va in discarica. Recuperandolo, si incrementerebbe il tasso di raccolta differenziata complessiva di almeno il 3 per cento. Quel che si dice una carta vincente.


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