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“Rinnovabili, la partita è ancora aperta” Stampa E-mail
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di Agostino Re Rebaudengo | presidente APER


Mentre l’Europa ci chiede di raggiungere precisi obiettivi in termini di produzione di energia verde, in Italia il proliferare di provvedimenti e norme, talora di segno opposto, impedisce di comprendere quale sarà la politica nazionale delle fonti rinnovabili per i prossimi anni. Il settore ha bisogno di certezze normative per poter programmare le iniziative future, senza il rischio di continui cambi regolatori che, come pure è accaduto nel recente passato, hanno avuto spesso effetti retroattivi interessando progetti già realizzati. Stabilità e possibilità di programmazione sono condizioni necessarie per consentire alle fonti rinnovabili di diventare un settore industriale di primaria importanza per il tessuto economico del nostro Paese.


È evidente che, in un momento di grave crisi, le incertezze sui ritorni economici dei progetti (con business plan risicati o basati su assumption che potrebbero mutare da un momento all’altro per effetto di una nuova e improvvisa norma) impediscono l’accesso al credito già di per sé molto difficile. Senza considerare poi, gli effetti negativi che una tale situazione di instabilità determina anche sugli investimenti in ricerca e sviluppo e per l’innovazione tecnologica. Allo stato attuale, è davvero difficile immaginare lo sviluppo concreto di una filiera energetica Made in Italy.[...]


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