di Luciano Martini | RSE
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The European Energy Research Alliance (EERA) Joint Programme on Smart Grids by means of an extended cross-disciplinary cooperation involving many Research and Development (R&D) participants with different and complementary expertise and facilities, aims at addressing in a medium to long-term research perspective, the most critical areas directly relating to the effective acceleration of smart grid development and deployment.
At present, 19 research organizations from 16 different european countries are participating in the JP on Smart Grids. in terms of human resources, the JP on Smart Grids gather together a minimum guarantee R&D effort summing up to about 100 person years/year.
RSE, supported by ENEA, is coordinating the JP thus ascertaining the italian leadership in this field. the JP approach consisting of a coordinated research activity at eU level is reported in this paper, as well as a short summary of the main achievements obtained by the JP in its first activity period.
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Il Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche 2007-2013 (SET-Plan) è lo strumento fondamentale della politica energetica dell’UE messo a punto per individuare le tecnologie a bassa emissione di carbonio di maggiore interesse, al fine di offrire ai Paesi membri le traiettorie tecnologiche con cui conseguire gli obiettivi comunitari (20-20-20), permettendo nel contempo di valorizzare le risorse e gli interessi di ciascun territorio nazionale.
In questo contesto, la European Energy Research Alliance è sorta a fine 2008 allo scopo di rinforzare, espandere e coordinare la ricerca a medio e lungo termine nel settore energetico attraverso la collaborazione a livello europeo su specifici programmi di ricerca, così da contrastare la dispersione delle risorse finanziarie e la frammentazione delle strategie di ricerca. L’EERA, e soprattutto le iniziative industriali europee o European Industrial Initiatives (EII), sono i due principali pilastri sui quali può contare l’Europa per il raggiungimento degli obiettivi del SET-Plan.
Va precisato che la rete elettrica è l’elemento chiave e strumentale per permettere alle altre tecnologie di svilupparsi; infatti, non sarà ad esempio possibile raggiungere i livelli previsti di integrazione di generazione da fonti rinnovabili quali vento e sole – fonti intermittenti, variabili, incostanti – senza che si completi l’evoluzione dal sistema elettrico attuale alle reti intelligenti del futuro, meglio note con il termine di smart grid. Tale evoluzione rappresenta una grande sfida tecnologica dei prossimi anni in quanto dovrà avvenire in linea, ovvero garantendo agli utenti finali anche durante il transitorio un’elevata qualità della fornitura elettrica e quindi senza creare alcun tipo di disagio o disservizio; e in tempi contenuti, visto che la rete elettrica europea dovrà presto essere in grado di accettare percentuali di energia da fonti rinnovabili ritenute oggi non sopportabili dall’attuale rete, mantenendo gli standard di qualità richiesti.
Infatti, la rete elettrica del futuro dovrà assicurare, mediante tecnologie di comunicazione digitale e automazione diffusa, la stabilità attuale e quindi il bilanciamento in tempo reale tra carichi e generazione, correggendo ogni eventuale variabilità entro pochi secondi. [...]
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