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di Marta Sacchi
![Silvana Stefani e Massimo Saita](http://www.nuova-energia.com/images/Archimages/6_2011_master_eerm.jpg)
Una recente nota di Unioncamere ha rilevato che, nel terzo trimestre 2011, le figure professionali più richieste dal mercato del lavoro italiano sono state quelle dei cuochi, degli assistenti sociali e dei camerieri. Letteralmente introvabili per una impresa su due disposta ad assumere! Stranezze di un mercato del lavoro che continua a fare fatica ad incrociare domanda e offerta in modo adeguato.
L’anomalia non risparmia le professioni cosiddette high skill, in un contesto in profonda evoluzione come quello energetico e ambientale. Ci sarebbero, in altre parole, spazi e opportunità di impiego anche in questa fase dell’economia dove la parola assunzione sembra essere quasi un tabù. A patto, però, di avere competenze e capacità molto specifiche, ben caratterizzate. E un semplice corso universitario, a questo scopo, può non bastare più...
A questo proposito, Nuova Energia ha incontrato Silvana Stefani, professore ordinario di Metodi matematici dell’economia e responsabile del master EERM Energy and Environmental Risk Management dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
“Molto dipende dalla preparazione e dalla motivazione dei singoli – commenta Silvana Stefani – ma è certo che le potenzialità occupazionali, in varie nicchie del comparto energia, sono molto elevate. Ad esempio, nel settore della Life Cycle Analysis – che richiede competenze specifiche e di rilievo – le aziende fanno fatica a trovare figure professionali di spessore. Un altro filone è quello della gestione del rischio (non speculativo) in ambito energetico. Ed è proprio a questo tema che abbiamo dedicato il nostro master EERM. Altro comparto nel quale mancano figure specializzate e preparate è quello del credito, relativamente alla realizzazione di nuovi progetti energetici". [...]
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