Nelle scorse settimane è nato il sette miliardesimo abitante della Terra e cioè il neonato che ha portato il nostro Pianeta a contare 7 miliardi di individui. A contenderselo, tre tra le regioni più densamente popolate della Terra e cioè India, Russia e Cina. Eravamo ancora 5 miliardi nel 1990 e ora siamo 7 miliardi. Anche con tassi di crescita inferiori all’ultimo secolo supereremo nel 2050 i 9 miliardi di abitanti e i 10 miliardi a fine di questo secolo o forse anche prima. Con la crescita della popolazione mondiale cresce anche il tasso di benessere pro-capite, il che significa più cibo, più energia, più abitazioni, più auto e in generale più comfort. L’esempio viene dalla Cina e dall’India, dove si moltiplicano i consumi di energia e il numero di auto immesse nel mercato.
Ma questo Pianeta riuscirà a soddisfare tutta la domanda di beni e servizi che saranno richiesti da una popolazione che in qualche decina di anni tende a raddoppiare? A questa domanda molti economisti hanno tentato di dare una risposta senza però riuscirci, in quanto i vari fattori che compongono il problema sono eterogenei e indipendenti l’uno dall’altro. Non esiste una certezza scientifica di come andranno le cose nei prossimi 30 o 50 anni. [...]
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