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INFO@COMUNI - La raccolta differenziata fa bene all’ambiente e all’economia Stampa E-mail

29 dicembre 2011 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Un Rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente stima che il valore complessivo delle attività di riciclo sia passato dai 32,4 miliardi di euro nel 2004 ai 60,3 del 2008.

I rifiuti offrono vantaggi, se il loro ciclo di smaltimento è corretto. Questi sono dati da non buttare nella spazzatura… e li fornisce un Rapporto pubblicato dall’Agenzia europea dell’Ambiente. Ecco alcuni spunti. Considerando le sette famiglie di materiali più recuperati in Europa (vetro, carta e cartone, plastica, ferro, rame alluminio e nichel, metalli preziosi e altri materiali), lo studio stima che il valore complessivo delle attività economiche di riciclo sia passato dai 32,4 miliardi di euro nel 2004 ai 60,3 del 2008.
Dopo uno stop in coincidenza della crisi economico-finanziaria che ha coinvolto il Vecchio Continente, dal 2010 il trend mostra segni di crescita. Una nota molto positiva emerge constatando che l’aumento dei nuovi posti di lavoro nelle attività di riciclo è stato notevolmente superiore rispetto ai sistemi alternativi di smaltimento dei rifiuti e in generale dalla maggior parte delle altre attività economiche. Infatti, nel 2000 il settore registrava, in media, 422 posti di lavoro ogni milione di cittadini europei mentre nel 2007 il valore era balzato a 611 posti di lavoro ogni milione di abitanti.
Dal Rapporto emerge anche un continuo e sensibile sviluppo della green economy con attività eco-industriali (all’interno delle quali proprio il riciclo riveste una parte importante) che hanno toccato i 319 miliardi di euro partendo dai 232 miliardi del 2004. Evidente progressione anche per gli occupati, passati dai 2,8 milioni del 2004 ai 3,4 con un tasso medio annuo di crescita del 7 per cento. Val la pena di sottolineare che nello stesso periodo la capacità di creare nuovi posti di lavoro del sotto-settore riciclaggio ha segnato un più 11 per cento medio annuo. Una performance inferiore solo a quella delle fonti rinnovabili (più 17 per cento).
Dall’Europa a noi… LGH presta la dovuta attenzione alla realtà territoriale del riciclo e della differenziazione del rifiuto. E questo avviene attraverso sistematiche iniziative di informazione e comunicazione prima, e attraverso la raccolta e gestione poi. Le Società operative territoriali del Gruppo, che si occupano di Igiene Urbana nelle province di Cremona, Lodi, Brescia e Bergamo hanno nel corso degli anni messo a punto sistemi di raccolta (proprio come il porta a porta) che hanno consentito di raggiungere standard europei, con percentuali di differenziazione del rifiuto talvolta anche oltre il 70 per cento, primeggiando spesso nelle classifiche regionali e non solo del settore.


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