COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Il Politecnico di Milano sforna il primo Report sull’efficienza energetica Stampa E-mail

10 novembre 2011 - Quasi ottocento presenti e oltre 230 pagine. Due numeri che si sono incontrati ieri al Politecnico di Milano, nella sede di via Durando alla Bovisa. Anche se molte persone erano attente ai numeri dell’ormai fatidico spread, chiariamo che quelli sopraelencati si riferiscono alla platea che ha fatto da contorno alla presentazione dell’Energy Efficiency Report del MIP-School of Management del Politecnico di Milano, e segnatamente del suo Energy&Strategy Group.
Numeri importanti che val la pena di commentare, a partire da quello relativo all’edizione della ponderosa opera. Si tratta della prima, e ricopre un duplice significato. Un inizio, un esordio al quale, vista l’importanza che gli viene attribuita, sarà dato un seguito nei prossimi mesi. C’è fame di efficienza energetica e di conoscerla in tutti i suoi molteplici aspetti applicativi. Non staremo a ricordare tante cifre che direttive e piani nazionali rendono di cogente attuazione. Ci occupiamo d’altro, del clima, degli umori che accompagnano l’evento sponsorizzato da CBRE, MCE Mostra Convegno Expocomfort e REpower.
Lo stesso numero dei presenti dice qualcosa. È davvero sorprendente e sottende un reale interesse verso un tema attorno al quale si giocheranno importanti partite, economiche, culturali e ambientali. Certo, la prima edizione si è focalizzata sul cosiddetto building al quale spetta quasi il 40 per cento dei consumi energetici nazionali.
Qui, superando cronaca e dati forniti in abbondanza preme sottolineare il modo con cui i relatori hanno trattato realtà e problemi, dalle tecnologie agli incentivi e alle opportunità di business. Riassumendo: chiarezza espositiva (forse frutto di solide competenze…?), toni pacati e la sensazione diffusa che oltre a dibattere c’è chi si rimbocca le maniche.
“Ci sono pochi soldi? Allora investiamoli bene!”. “Serve una strategia di integrazione tra i vari attori del settore”. “È indispensabile un coordinamento istituzionale per evitare incoerenze che possono inceppare il meccanismo”. Ecco alcuni concetti che avevano la forza di una parola d’ordine. Assolutamente lontano il sentore dell’estemporaneo e del provvisorio.
Sono trascorse tre ore che nella loro essenza rispecchiano uno stile tipico della capacità formativa della nostra accademia ingegneristica. Parole molte (assai sensate) e chiacchiere a zero. Si aggiunge un sostanziale messaggio di ottimismo. Senza nulla togliere al loro ruolo, di politici non si è vista traccia. Sarebbe ingeneroso infierire in giorni come questi. Corroborati dal sostanziale messaggio di ottimismo dei relatori, ci si sente un po’ più leggeri al termine dei lavori. Anche se il Report pesa 1.016 grammi.

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com