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IL GIORNALIERO - Edifici a zero emissioni? Indispensabile un nuovo modo di progettare Stampa E-mail

28 ottobre 2011 - Avere come obiettivo ambizioso... uno zero, quasi assoluto. Se si tratta di consumi - nella fattispecie energetici, in ambito domestico - non è una contraddizione e il traguardo non è certo semplice. Eppure, gli esperti di settore assicurano che non si tratta di un’impresa impossibile. Basta volerlo e studiarci un po’ sopra per non giungere impreparati all’appuntamento con il 2020.
Zero energy 2020: verso l’integrazione rappresenta proprio il filo conduttore della manifestazione MCE-Mostra Convegno Expocomfort, che si svolgerà il prossimo anno a Milano (dal 27 al 30 marzo). Un tema appositamente selezionato dal comitato scientifico presieduto dal dipartimento BEST del Politecnico di Milano. L’idea è quella di arrivare a edifici ad altissima prestazione energetica, che consentono la riduzione al minimo dei fabbisogni energetici (al limite, azzerandola del tutto) entro il prossimo decennio.
“Un ruolo chiave - spiegano i promotori dell’iniziativa - avrà la progettazione integrata fra edificio e impianto. Un approccio innovativo al costruire che coinvolge tutta la filiera: dal mondo della produzione al committente, dall’architetto al progettista, dall’installatore alle imprese, tutti attori fondamentali per la ricerca comune di soluzioni e prodotti in grado di assicurare comfort e risparmio energetico”.
Massimiliano Pierini, Exhibition Director MCE, ha voluto anche porre l’accento sul Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici, definendolo una “preziosa occasione per fornire agli addetti ai lavori una valutazione critica dello stato dell’arte dell’evoluzione della normativa nel nostro Paese”.

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