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IL GIORNALIERO - Pinto (EGL): “Pronti a diventare partner in efficienza energetica” Stampa E-mail

27 ottobre 2011 - Non c’è più tempo da perdere e, nonostante barriere di varia natura, è giunto il momento che decolli. L’auspicio è indirizzato all’efficienza energetica, un tema che esce dal cono d’ombra nel quale anche con qualche responsabilità è stata per tanto tempo confinata.
Se ne è parlato ieri a Milano, nella Sala della Camera di Commercio svizzera in Italia, nel convegno organizzato da EGL in collaborazione con l’Associazione italiana economisti dell’energia (AIEE). Già nel titolo, Il contributo dell’efficienza energetica agli obiettivi europei dell’Italia, si coglie l’impostazione dell’evento che ha inteso mettere in risalto non solo i benefici che l’efficienza energetica porta in sé (all’industria, all’ambiente, alla bolletta energetica) ma anche una serie di criticità presenti e future.
Quest’ultimo aspetto risulta di particolare importanza e va a merito dei promotori dell’iniziativa la scelta di approfondire un tema che non va trattato con toni banalmente miracolistici ma con la dovuta serietà. “Siamo stati pionieri dell’efficientamento e possiamo rivendicare questa primogenitura”, ha dichiarato l’amministratore delegato e presidente di EGL Italia Salvatore Pinto (nella foto), e lo conferma anche il fatto che in un decennio l’azienda ha investito in Italia 1,5 miliardi di euro. Oggi, nel suo complesso, il parco nazionale di generazione a ciclo combinato è ad assoluti livelli di eccellenza in termini di efficienza”.
Certo, il decollo dell’efficienza energetica dipende anche dalla sua applicazione in molti settori, dall’edilizia ai trasporti, e meriterebbe la dovuta attenzione anche incentivandone economicamente la diffusione. Questione delicata questa, in tempi di crisi ma che alla fine della partita porterebbe ad un bilancio positivo come hanno sottolineato alcuni interventi riassunti nelle parole di Pinto: “Gli interventi di efficienza energetica possono rappresentare uno straordinario volano per lo sviluppo del Paese, soprattutto per le piccole e medie imprese. Si tratta di un mercato a forte tasso di innovazione dove c’è spazio per tutti. Noi vogliamo investire e proporci come partner con contratti a lungo termine, vendendo competenze in grado di qualificarci come hub di tecnologie”. All’interno dei tre 20 della ormai nota Direttiva europea, finora l’efficienza energetica assomigliava - si è detto - alla “gamba dimenticata” mentre ora diventa quella principale per sorreggere le altre due (emissioni e rinnovabili). Qualcuno se ne è accorto. La sfida è aperta, meglio tardi che mai.

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