14 ottobre 2011 - Una situazione anomala alla quale era necessario porre fine. Il commercio all’ingrosso di energia elettrica e gas in Europa è finito sotto la lente di ingrandimento dell’Unione europea che, dopo aver rilevato situazioni di abuso e condizioni falsate di mercato – evidentemente non così rare – ha deciso di intervenire (vedi il Giornaliero di ieri). Il nuovo regolamento appena adottato definisce un sistema di rilevamento degli abusi di mercato e prevede specifiche sanzioni qualora le norme non vengano rispettate. La stessa Commissione europea ne sintetizza i contenuti più significativi.

• INFORMAZIONI. Le informazioni che possono alterare i prezzi (e non sono di pubblico dominio) dovranno essere rese note prima che avvenga la transazione stessa. Allo stesso tempo non possono essere diffuse informazioni tendenziose, false o fuorvianti, al solo scopo di alterare le dinamiche della domanda o del prezzo. Tutto sta a capire come...
• COMUNICAZIONE DELLE TRANSAZIONI. Tutti i rivenditori sono sottoposti all’obbligo di rendere note all'Agenzia per la cooperazione dei regolatori dell'energia (ACER) i principali dati sulle transazioni effettuate. Tra questi, il prezzo, i volumi, la data e l'ora della transazione, il nome del venditore, dell'acquirente e del beneficiario.
• NUOVO RUOLO PER L’ACER. Avrà il compito di monitorare in maniera indipendente tutte le attività di compravendita e verificare il rispetto delle norme. In caso di anomalie rilevate, dovrà chiedere ai regolatori nazionali ulteriori indagini in loco e, nel caso, l’applicazione delle sanzioni.

Scontata la soddisfazione del Commissario all’energia, Günther Oettinger: “Questo è un passo importante per lo sviluppo del mercato interno. Le nuove norme sulla compravendita contribuiranno a rendere equi i prezzi dell'energia. Inoltre, in un mercato più integro e trasparente, tutti gli operatori avranno una maggiore fiducia nel buon funzionamento del mercato interno”.