13 ottobre 2011 - Sono svariate centinaia le imprese che in Europa operano nel commercio all’ingrosso di energia elettrica e gas. E ogni giorno, queste, operano fino a 10 mila transizioni complessive. Leggendo questi dati dell’Unione Europea si potrebbe pensare ad un contesto fortemente concorrenziale, lontano dalle logiche dell’oligopolio, trasparente e privo di posizioni dominanti, contraddistinto da una spinta al contenimento dei prezzi, tipica (sempre e solo in linea del tutto teorica) dei mercati liberalizzati...
La realtà sembra essere abbastanza diversa al punto che la stessa Unione europea è dovuta intervenire (a inizio settimana) con nuove norme stringenti sulla compravendita di energia all’ingrosso con l’obiettivo di impedire l'uso di informazioni privilegiate e altre forme di abuso di mercato che si traducono in prezzi dell'energia più alti del necessario per imprese e consumatori.
“Oggi i prezzi sono facilmente influenzabili - spiegano gli esperti di Bruxelles - falsando la reale disponibilità di capacità o riducendo di fatto la produzione. I mercati europei di energia all'ingrosso stanno, inoltre, assumendo un carattere sempre più transfrontaliero e le transazioni sono spesso concluse fuori dal Paese interessato dalla compravendita. Tutti questi elementi spianano la strada ad abusi di mercato che trascendono i confini nazionali”.
Informazioni privilegiate, abuso, realtà falsata, mancata trasparenza... La situazione descritta dagli esperti della Commissione europea non è certo delle più rosee. Ora, però, si cambia registro. “Grazie alla nuova legge, che entrerà in vigore entro la fine di quest'anno - assicurano in sede UE - la compravendita di energia sarà per la prima volta passata al vaglio a livello unionale per portare allo scoperto gli eventuali abusi. Le autorità degli Stati membri introdurranno sanzioni nell'intento di far cessare e prevenire la manipolazione del mercato”.

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