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IL GIORNALIERO - Purtroppo il Pil mondiale non segue l’esempio delle fonti rinnovabili... (1) Stampa E-mail

30 settembre 2011 - Se il Pil mondiale fosse in grado di crescere con lo stesso tasso di sviluppo delle fonti rinnovabili, la ripresa sarebbe cosa certa e la crisi un evento scongiurato almeno fino al 2035!
L’International Energy Outlook 2011, appena pubblicato dall’Energy Information Administration degli Usa assegna, infatti, alle rinnovabili (idroelettrico compreso) un futuro radioso, con un tasso di crescita medio annuo pari al 2,7 per cento per i prossimi 25 anni. L’indagine prende in considerazione solo la electric capacity generation, e non le evoluzioni della domanda globale di energia. Ma per le renewable è ugualmente un risultato di assoluto rilievo.
“Nessuna altra fonte – assicurano all’EIA – sarà in grado di fare altrettanto” (e, di sicuro, non potrà certo tenere questo passo il prodotto interno lordo del Pianeta). Cina e India guideranno la corsa all’installazione di nuova potenza verde, aggiudicandosi una buona metà dell’incremento atteso. Per inciso, vale la pena aggiungere che all’orizzonte 2035 i consumi di energia elettrica nella sola Cina saranno del 68 per cento superiori rispetto a quelli previsti negli States!
Ma torniamo alle rinnovabili su scala mondiale. Il tasso del 2,7 per cento di sviluppo delle renewable è sensibilmente superiore rispetto alla crescita media del fabbisogno di energia elettrica tutte le fonti (stimato in 1,6 punti percentuali) a conferma di un settore che, davvero, intende viaggiare a doppia velocità.
Interessante anche rilevare come, secondo gli esperti dell’EIA, saranno le rinnovabili tradizionali a guidare ancora la corsa al rialzo. Toccherà proprio l’idroelettrico – in termini assoluti – garantire il maggior apporto aggiuntivo di GW. Diverso il discorso se si valuta la crescita percentuale...

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