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INFO@COMUNI - I rifiuti non sono un problema, se gestiti bene Stampa E-mail

30 settembre 2011 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Una strategia che prevede un mix equilibrato di riciclaggio, termovalorizzazione e ricorso alla discarica, consente di ridurre sensibilmente l’impatto dei rifiuti solidi urbani. Un settore che in Europa sul totale delle attività economiche, in termini di emissioni a effetto gas serra, tocca circa il 3 per cento. Continua l’impegno di LGH che nel territorio ha raggiunto risultati eccellenti, superando in alcuni casi i target europei

Dal 1995 al 2008 ha consentito di ridurre le emissioni di gas serra di 48 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. L’artefice di questo positivo risultato per l’ambiente ha un “nome” preciso e un “oggetto” che appartiene alla nostra quotidianità. In sintesi, è possibile utilizzare sofisticate soluzioni nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani (RSU). Gli effetti, allora, non possono che essere favorevoli all’ambiente come testimoniano i dati sopracitati forniti da un Rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente intitolato Opportunità dai rifiuti. Passati e futuri benefici derivanti dalla più efficiente gestione dei Residui Solidi urbani.
Lo studio ha preso in considerazione tutti i Paesi dell’Unione europea (con la sola eccezione di Cipro), la Svizzera e la Norvegia; vale la pena di ricordare che l’incidenza del settore rifiuti sul totale delle attività economiche, in termini di emissioni a effetto gas serra, tocca circa 3 punti percentuali. Ecco, quindi, una notizia confortante che si basa su interventi finalizzati a ridurre nelle discariche le emissioni libere di metano nell’atmosfera e a recuperare i materiali avviati a riciclaggio.
Restando in Europa, si potrebbe fare di più… Lo sottolinea una Direttiva europea (la Landfill) rammentando che se tutti i Paesi rispettassero appieno i target previsti conseguibili con il minor impiego delle discariche e promuovendo riciclaggio e termovalorizzazione, nel 2020 le emissioni complessive di gas serra del ciclo dei rifiuti urbani potrebbero calare di ulteriori 62 milioni di tonnellate rispetto ad oggi. Non poco, considerando che questo ammontare rappresenta oltre l’1 per cento delle emissioni complessive di gas climalteranti dell’intera Europa.
Ma se restiamo in Italia, si può costatare che gli obiettivi sopra citati sono eguagliati e talvolta superati come nel caso di LGH che attualmente può vantare oltre il 40 per cento dei rifiuti solidi urbani trattati e avviato a riciclaggio e recupero con punte, per la raccolta differenziata, superiori al 70 per cento. La multiutility, inoltre, si avvale dei due impianti di termovalorizzazione di Cremona e Pavia a completamento di una strategia che affianca a riciclaggio e recupero l’impiego della discarica controllata e gestita secondo le migliori pratiche e tecnologie oggi in uso.


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