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IL GIORNALIERO - Convegno Assolombarda: efficienza energetica un volano da 200 miliardi Stampa E-mail

14 settembre 2011 - “Viviamo un periodo non di particolari buone notizie”. Il presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini, coglie l’occasione di fornirne una che mitiga la sua affermazione. La sua Associazione può vantare di aver messo in moto “qualcosa che non ha eguali in Europa”. Si tratta del settore della green economy che in Lombardia, con tempi rapidissimi, ha coinvolto circa 450 aziende (con 35 mila addetti) e un fatturato di circa 50 miliardi. Una buona notizia, ma c’è ancora molto da fare… Se ne è discusso ieri presso l’auditorium Gio Ponti presso la sede milanese di Assolombarda, nel convegno - introdotto da Meomartini - Efficienza Energetica. Tutela dell’ambiente, opportunità di crescita.
Un tema assai stimolante, trattato con un ampio spettro di analisi: a partire dall’aspetto tecnologico, esposto da Alessandro Clerici (coordinatore Task force Efficienza energetica di Confindustria); profittabilità degli investimenti, trattato da Massimo Gallanti (direttore dipartimento sviluppo sistema elettrico RSE); il ruolo delle Esco (Vincenzo Albonico, presidente Agesi). Ed ancora: la regione Lombardia e l’efficienza energetica nell’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente, energia e reti Marcello Raimondi; l’approccio specialistico del credito, Stefano Melazzini, Mediocredito Italiano.
Senza nulla togliere ai contenuti esposti dai relatori citati, è toccato a Massimo Beccarello (nella foto), vice direttore politiche per lo sviluppo, energia e ambiente di Confindustria, affrontare i temi più politici e nello stesso tempo strategici che fanno da importante contorno allo stato dell’arte relativo all’efficienza energetica nel nostro Paese.
In sintesi, “Dobbiamo fare in fretta”, “Mancano le politiche”. Due frasi di Beccarello che ci riportano ai vincoli imposti dalla 20-20-20 (il cui orizzonte è dietro l’angolo…) e alle considerevoli opportunità di sviluppo economico che il comparto l’efficienza energetica porta in sé. Senza trascurare la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, che non può essere sostenuta in toto dalle rinnovabili, l’efficienza energetica si candida a volano di crescita economica con un fatturato globale di oltre 200 miliardi nel decennio 2010-2020 con 400 mila aziende e circa 3 milioni di occupati. Queste le cifre stimate da uno studio di Confindustria, a condizione che…
A condizione che sia possibile un’adeguata politica di incentivi. Certo, in questo momento, chiedere un sostegno allo Stato può sembrare molto coraggioso. Ma dati alla mano, Beccarello ci fornisce il saldo netto per lo Stato: 15 miliardi in un decennio. Non è poco, si può fare, le capacità imprenditoriali e le competenze tecnologiche ci sono. Manca solo un po’ di attenzione e lungimiranza politica. Anche questa è efficienza.

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