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IL GIORNALIERO - Finalmente! L’Europa dell’energia ha deciso di parlare con una sola voce Stampa E-mail

13 settembre 2011 - Dire: noi l’avevamo detto, sarebbe forse un po’ supponente. Ma risponde al vero. Da anni Nuova Energia insiste sulla debolezza dell’Europa (dis)unita dell’energia che non riesce a parlare con una sola voce. E dove gli attori che prendono la parola, spesso e volentieri, danno l’impressione di una scolaresca un po’ indisciplinata più che di un coro ben diretto. Nei giorni scorsi è toccato alla stessa Commissione europea denunciare il problema in tutta la sua portata.
“L’Unione - si legge in una nota diramata da Bruxelles - ha bisogno di un adeguato coordinamento interno e di una posizione forte e decisa verso l'esterno. A tal fine la Commissione ha adottato per la prima volta una strategia globale per le relazioni esterne dell’Unione Europea in ambito energetico. Al centro dell’approccio presentato dalla Commissione vi è un migliore coordinamento fra gli Stati membri della UE per identificare e attuare priorità chiare in tema di politica energetica estera”.
L’obiettivo ultimo, come ha riconosciuto lo stesso Commissario europeo per l’energia, Günther Oettinger è quello di incrementare la sicurezza e la qualità degli approvvigionamenti, proponendo ai nostri fornitori un interlocutore forte che parla con una sola voce, riuscendo a rafforzare la posizione negoziale dei singoli Stati membri nei confronti dei Paesi terzi, creando nuovi partenariati internazionali in campo energetico partendo - però - da una posizione di forza.

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