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IL GIORNALIERO - Con la liberalizzazione dei servizi... di meglio in bene (2) Stampa E-mail

29 agosto 2011 - Oggi si sta davvero bene, ma ieri si stava ancora meglio. Nei dieci anni liberalizzazione dei servizi elettrici e gas la qualità percepita dagli utenti non è migliorata; anzi ha evidenziato un leggero peggioramento. Certo, si è passati dalla medaglia d’oro massiccio ad una di argento altrettanto prestigioso. Ma si è pur sempre trattato di un (piccolo) passo indietro. Ieri il Giornaliero si è concentrato sul settore elettrico. Oggi parla di gas.
Partiamo dal livello di soddisfazione generale per il servizio nel suo complesso. Il punto massimo è stato raggiunto nel 2001 (primo anno di rilevazione Istat) con il valore record di 94,8. Poi - anno dopo anno - un piccolo e costante arretramento fino al livello attuale di 91,3. Comunque ottimo; ma in calo. Anche per gli sbalzi di pressione qualche piccola crepa nell’eccellenza. Si è passati dal valore record di 96 famiglie su cento molto o abbastanza soddisfatte per l’assenza di problemi (anno 2005) al valore attuale appena al di sotto di quota 94.
Dove, invece, il regresso è stato più marcato - proprio come nel caso del kWh - è stato nel rapporto tra utility e utente. Peggiorano la comprensibilità della bolletta (dai 20 insoddisfatti su cento del 2001 si passa ai 33 attuali), l’accesso alle informazioni sul servizio (scontentava 21 famiglie su cento nel 2001, oggi siamo arrivati a quota 33), la frequenza di lettura del contatore (da 17 a 26 famiglie che storcono il naso).

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