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IL GIORNALIERO - Fornitura gas: tutto OK... fino al momento di leggere la bolletta (2) Stampa E-mail

24 agosto 2011 - Tutti d’accordo! Nell'Italia dei campanili e delle contrade, che si divide su tutto (non solo calcio e politica) i servizi di fornitura gas sembrano costituire una curiosa eccezione. Dalle Alpi alle Eolie si meritano una promozione a pieni voti da parte delle famiglie tricolori. Il servizio, la stabilità della pressione, la sicurezza... sono tutti elementi percepiti come molto o abbastanza soddisfacenti, salvo rare e isolate eccezioni. E questo, con una omogeneità tra le diverse regioni che è difficile da riscontrare in altri campi (vedi il Giornaliero di ieri).
Tutto OK quindi? Sì, fino al momento di leggere la bolletta o di avere accesso ad informazioni aggiuntive. Allora, la situazione diventa decisamente meno rosea. Per quanto riguarda la comprensibilità delle bollette la percentuale di famiglie soddisfatte (molto o abbastanza) scivola al 67 per cento. Una su tre, quindi, continua a manifestare difficoltà nella interpretazione dei dati riportati in fattura. Curiosamente, in questo caso, si evidenziano anche maggiori scostamenti a livello di singole regioni. Nel Nord Ovest oltre 7 famiglie su dieci hanno “imparato” a relazionarsi con la bolletta e a comprenderne i contenuti. Nel Mezzogiorno la percentuale scivola alle soglie del 62 per cento. Ampi margini di miglioramento rimangono anche alla voce informazione sul servizio, che lascia ancora oggi insoddisfatte 33 famiglie su cento, con un record di 41 su cento nel Mezzogiorno e nelle Isole.
Infine, un’altra voce in chiaroscuro: la frequenza della lettura del contatore. Un passaggio che soddisfa il 75 per cento delle famiglie residenti nelle regioni settentrionali, il 72 per cento di quelle meridionali e solo il 66 per cento dei sardi o dei siciliani. Anche qui, dunque, restano margini di miglioramento.

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