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IL GIORNALIERO - In Romania è esplosione di green job (ma quelli veri) Stampa E-mail

29 luglio 2011 - Il futuro dell’economia mondiale è nei green job! Bella notizia, sono anni che, ormai, il refrain ricorre in convegni, dibattiti, simposi, conferenze stampa (non solo di politici), piani economici e studi prospettici. Già, ma cosa sono i green job? Beh, tutto quello che ha a che fare con l’energia pulita (definizione di per sé molto opinabile), con l’innovazione tecnologica applicata al parco di generazione esistente, con l’ambiente, con la gestione delle risorse idriche, con la mobilità (sostenibile?), la formazione, la ricerca, le nanotecnologie, lo sviluppo sostenibile, la (bio)edilizia, l’efficienza, il risparmio... E a quel punto viene il sospetto che sia più facile, eventualmente, identificare i black job poiché il calderone dei green sembra essere a maglie abbastanza larghe.
Digressione a parte, la notizia vera è che la Romania sta registrando un vero e proprio boom di aziende green. Ma quelle più vere e tradizionali, verdi per eccellenza: le aziende agricole. L’ICE ci ha informato nei giorni scorsi che “il numero delle nuove imprese agricole registrate in Romania è cresciuto dell’80 per cento nei primi sei mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente”. In valore assoluto oltre 10.500 nuove attività hanno aperto i battenti.
Il risultato è sensibilmente migliore rispetto a quello messo a segno dalle società di costruzioni (7.600 hanno visto la luce, più 66 per cento), di intermediazione finanziaria, del settore salute e della gestione idrica (le ultime due, in particolare, degne di fregiarsi del titolo green). Per ora la rivoluzione green romena parte dunque dai campi. In attesa che anche le rinnovabili inizino a giocare la loro parte.

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