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IL GIORNALIERO - Biogas: la tecnologia italiana di Asja protagonista in Brasile (2) Stampa E-mail

21 luglio 2011 - Porta la firma di Asja il grande impianto di captazione e sfruttamento del biogas generato dalla mega discarica di Belo Horizonte, in Brasile (vedi il Giornaliero di ieri). Ed è una firma prestigiosa, che dimostra come per i cervelli italiani la fuga non sia l’unica opzione possibile. Ma, anzi, come ci siano ancora buone opportunità di affermazione per il nostro know-how di punta. Infatti, la notizia dell’inaugurazione di questo impianto - progettato e realizzato da Asja attraverso il Consorzio Horizonte Asja con la collaborazione del Comune di Belo Horizonte - è stata affiancata da un annuncio altrettanto importante.
La firma di due accordi per la costruzione e gestione di altrettanti impianti a Uberlandia (terza città per numero di abitanti nello Stato di Minas Gerais) e a Natal (capitale dello Stato di Rio Grande do Norte).

particolare dell'impianto di Belo Horizonte | credit Asja

Anche questi, facendo tesoro dell’esperienza accumulata, saranno ultimati in partnership con l’azienda locale che gestisce la discarica e ne detiene i diritti di sfruttamento del biogas. Tempi di realizzazione molto stretti: per il primo è prevista l’inaugurazione già nel 2012, il secondo dovrebbe entrare in funzione a inizio 2013.
E al di qua dell’Oceano? Ci sarebbe ancora spazio in Italia e in Europa per qualcosa di analogo? Agostino Re Rebaudengo, presidente di Asja Ambiente Italia, è tra coloro che sono molto ottimisti al riguardo. “Si in Europa c'è ancora spazio, e nuove tecnologie, più selettive, sulla parte organica dei rifiuti urbani permetterebbero interessanti progetti”. Un tema questo sul quale Nuova Energia tornerà con un maggiore dettaglio sul numero 5|2011.

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