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IL GIORNALIERO - Assolto il kWh. Non è sua la colpa se non quadrano i conti delle famiglie (2) Stampa E-mail

13 luglio 2011 - Tutto (o quasi) aumenta... tranne la bolletta. No, non c’è alcun errore di stampa. È quanto afferma l’ultima pubblicazione dell’Istat che ha fotografato la spesa media delle famiglie italiane. Evidenziando - come ha sottolineato il Giornaliero di ieri - come a dispetto dei luoghi comuni, proprio la voce combustibili ed energia sia stata una delle poche a concedere una boccata d’ossigeno tra il 2009 e il 2010. Per il 2011 si vedrà, anche se le avvisaglie non sono delle migliori...
Qualche altro dato interessante emerge dalla lettura del rapporto Istat. Per alcune voci di spesa, effettivamente da un anno con l’altro le famiglie dichiarano di aver modificato le proprie abitudini guardando al portafoglio. In particolare, il 35 per cento del campione ha ammesso di aver diminuito la quantità e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati nel 2010 rispetto all’anno precedente.
Allo stesso modo si rileva uno spostamento nell’allocazione del budget in ambito domestico: maggiori spese per ristrutturazione (soprattutto ordinaria) a fronte di un più parsimonioso acquisto di mobili, accessori di arredamento, prodotti per la pulizia della casa.... I maggiori esborsi sostenuti per visite mediche, dentista, esami radiologici ed ecografici sono stati in parte bilanciati da una minore frequentazione di parrucchieri ed estetisti. E così via.
A suo modo, dunque, un bel cambiamento nei propri stili di vita. Le spese per l’energia (in senso lato) sono invece risultate molto più radicate o, se vogliamo, anelastiche. Il minor esborso registrato lo scorso anno non sembra essere stato il frutto di una rinuncia ma, semplicemente, il risultato combinato di un inverno meno freddo rispetto a quello del 2009 (che ha quindi ridotto il fabbisogno di riscaldamento) e di una riduzione dei prezzi del kWh praticato alle utenze elettriche.
Suona quasi come un autogol, invece, il dato che rileva per il 2010 un aumento dell’esborso familiare alla voce tempo libero e cultura. Finalmente gli italiani hanno iniziato a leggere di più i classici della letteratura e a frequentare teatri e musei? Niente affatto. Il fenomeno viene infatti così spiegato dall’Istat: presumibilmente si tratta di maggiori spese per abbonamenti tv e internet legati all’evento calcistico mondiale.

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