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Con questo Stato i giovani resteranno ingabbiati a vita Stampa E-mail
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a cura di geipeg










Sed fugit interea, fugit inreparabile tempus

Scusa, caro geipeg, ma questo incipit virgiliano tratto dal terzo libro delle Georgiche mi preoccupa. Fermati un attimo. Hai fatto un giretto in campagna ed hai notato questa scritta sul radioso spazio di una meridiana, o c’è sotto dell’altro?
Detto tra noi, o meglio tra me e me, trovo che la frase del grande poeta mantovano sia adatta a riflessioni che vanno oltre un profondo significato esistenziale e si possono calare in un contesto più ampio ma nello stesso tempo particolare come quello della quotidianità.

In questo momento, sei sulla strada di quel tale che per parlare di Cleopatra ti racconta tutta la storia dell’Egitto fino a Mubarak. Ti prego, colgo nella tua citazione qualcosa di melanconico, legato al tempo che passa e tu non puoi farci niente! Stringi!
Sì, è così, ma non c’è nulla di personale. Sono comunque abbastanza arrabbiato. Proprio perché il tempo passa e, se non posso fare nulla per il mio, mi girano abbastanza le scatole pensando ai giovani e alla situazione in cui si trovano.

Alt! Sui bamboccioni abbiamo già dato…
Appunto, mi rode dentro il fatto che i giovani siano trattati male dallo Stato. [...]


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