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IL GIORNALIERO - Per l’ambiente... più che vero amore è semplice infatuazione (2) Stampa E-mail

28 giugno 2011 - Europei, brava gente e con un cuore grande così, anche quando si tratta di affrontare le questioni ambientali. Ne sono convinti a Bruxelles: “Questo tema sta molto a cuore alla schiacciante maggioranza dei cittadini dell’Ue”. Il problema, già visto in mille altri casi - vedasi il veicolo elettrico - riguarda il delicato passaggio dalla teoria alla pratica. Un conto è dare un appoggio esterno (anche convinto, ma del tutto astratto), altra cosa è guardare al proprio quotidiano.
E su questo fronte il caso si complica (vedi il Giornaliero di ieri). Troppi europei ancora non differenziano i rifiuti o non adottano il minimo correttivo al proprio vivere quotidiano con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici. Eppure, ben 8 intervistati su dieci hanno bacchettato le imprese (chiedendo loro un utilizzo più efficace delle risorse). La percentuale è di dieci punti superiore rispetto a quella di chi sostiene che dovrebbero essere proprio i cittadini a fare qualcosa di più.
C’è un altro dato interessante. Nella top five delle preoccupazioni, la qualità dell’acqua è in assoluto al primo posto, davanti all’esaurimento delle risorse naturali (a pari merito con la gestione del ciclo dei rifiuti), la perdita delle biodiversità. In ultima posizione il livello dei consumi, a conferma che il benessere personale sembra un elemento al quale in pochi sono disposti a rinunciare in prima persona.
E poi c’è la questione informazione. È vero che la maggioranza degli interpellati (il 60 per cento) valuta positivamente il livello di informazioni a sua disposizione sui temi ambientali. Eppure, anche in questo caso, sugli aspetti più vicini al consumatore e maggiormente in grado di indirizzarne il comportamento, emergono alcune lacune. Per la metà degli europei il (pur semplice) il sistema di etichettatura dei prodotti non permette una scelta adeguata delle merci ecologiche. Maggiori e migliori informazioni sono richieste anche su temi caldi quali l’impatto sulla salute delle sostanze chimiche  comunemente usate, gli OMG, l’inquinamento dovuto a pesticidi e concimi, l’esaurimento delle risorse naturali.

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