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IL GIORNALIERO - Cresce lo stock di foreste in Europa. E l’Italia non fa eccezione (1) Stampa E-mail

21 giugno 2011 - Che cosa strana la statistica! A seconda del tema affrontato, di volta in volta sembra offrire immagini della (stessa) realtà profondamente diverse tra loro. Anche quando a rilevare dati e cifre è il medesimo organismo. Meno di un mese fa Bruxelles scattava una fotografia del territorio europeo contraddistinta dal colore grigio (il Giornaliero del 25 maggio - La Ue torna coi piedi per terra... e la scopre invasa da asfalto e cemento).
Nei giorni scorsi, ecco una nuova immagine, contraddistinta - questa volta - dalle tonalità del marrone e del verde: le foreste coprono il 40 per cento del territorio comunitario. Non solo. I tre quarti di questo patrimonio boschivo sono accessibili per il wood supply e lo sfruttamento di queste risorse sta avvenendo secondo pratiche più che sostenibili. Gli abbattimenti (misurati in termini di metri cubi di legname sottratto al bosco) sono infatti inferiori rispetto agli incrementi naturali.
La valorizzazione della risorsa legno offre un contributo sostanzioso al prodotto interno lordo di molti Paesi e contribuisce in maniera tutt’altro che trascurabile (in alcuni casi addirittura prioritaria) al bilancio energetico interno!
A leggere questi dati (contenuti nel rapporto Eurostat Forests cover around 40% of the EU27 land area presentato nell’ambito delle iniziative per l’International Year of Forests 2011) sembra davvero che la situazione dell’Europa verde... sia tutta rose e fiori! E, cosa forse ancora più incoraggiante, ragionando in termini di campanile, anche l’Italia questa volta non fa eccezione.
Qualche dato di dettaglio in più. È volgendo lo sguardo verso Nord che si nota la più elevata concentrazione di forest and wooded land: così si caratterizza il 77 per cento del territorio finlandese e il 76 per cento di quello svedese. A seguire la Slovenia (63 per cento), la Lettonia (56 per cento) e la Spagna (55 per cento). L’Italia si ferma al 37 per cento. Agli estremi opposti Malta (meno dello 0,5 per cento), l’Olanda (11 per cento), l’Inghilterra e la verde Irlanda (12 per cento), la Danimarca (14 per cento). L’Italia si pone, quindi, appena al di sotto della media europea. Questo, però è solo un dato parziale. Non tutta l’area catalogata come forestale, infatti, può essere effettivamente sfruttata per ricavarne biomassa nelle sue varie forme di impiego...

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