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IL GIORNALIERO - Francia e Spagna: è boom di infrastrutture negli ultimi 20 anni (2) Stampa E-mail

20 giugno 2011 - La Spagna è la nazione europea che negli ultimi 20 anni ha investito di più nel potenziamento della propria rete infrastrutturale, in particolare per quanto riguarda la realizzazione di nuove autostrade (vedi il Giornaliero di giovedì scorso). E non è certamente un caso che proprio l’economia spagnola abbia segnalato negli anni pre-crisi tassi di crescita di assoluto rilievo, mettendosi in luce come uno degli esempi virtuosi in Europa. Rilevante anche lo sforzo dei francesi che hanno saputo piazzare tre dei loro distretti nella classifica europea delle 15 regioni più dinamiche in termini di motorway expansion.
Assente l’Italia. La prima tentazione sarebbe quella di pensare che, gli altri partivano da un livello di dotazione assai limitato, mentre noi... In realtà, sempre secondo le più recenti indagini di Eurostat, questa spiegazione non può essere ritenuta plausibile.
Infatti, nessun nome italiano figura nella classifica delle prime 20 regioni europee per motorway density. Altri sono i protagonisti. Sicuramente l’Olanda che posiziona quattro distretti nei primi dieci, ma anche la Germania con tre nuts (al primo posto con Bremen, al quinto con Dusselfdorf e al settimo con Amburgo). E, poi, l’Inghilterra con due regioni (in particolare, Greater Manchester è al secondo posto) e l’Austria.
Scorrendo la classifica fino al ventesimo posto, compaiono anche distretti belgi e spagnoli, ma i veri protagonisti restano Germania, Olanda e Gran Bretagna. Lombardia e Veneto, che dovrebbero essere, il cuore economico pulsante del Bel Paese risultano non pervenute.
Un altro dato merita rilievo in questo ambito. Germania e Olanda spiccano anche nelle classifiche europee alla voce waterways a conferma di come siano state abili nel diversificare l’offerta delle proprie reti di trasporto, senza appiattirsi solo sulla soluzione asfalto. Sedici delle prime venti regioni europee per dotazioni di vie d’acqua parlano olandese o tedesco. Da soli i Paesi Bassi si aggiudicano le prime quattro posizioni e ben otto delle prime dieci! Scontato rilevare, ancora una volta, l’assenza dell’Italia.

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