di Dario Cozzi
Perché promuovere il mercato del metano per autotrazione? Livio Marziani, Vice President Grandi Clienti Terziario e Metano per Autotrazione eni gas&power, non sembra avere dubbi non solo sulle ragioni presenti, ma anche sulle opportunità in proiezione futura.
“I vantaggi ambientali sono evidenti. Il suo impiego come carburante per veicoli riduce in modo significativo le emissioni più dannose per la qualità dell’aria, come il particolato (PM) e gli idrocarburi più reattivi (ad esempio gli aromatici), che oltre ad essere dannosi per la salute promuovono la formazione di ozono. Inoltre, rispetto al gasolio, l’impiego del metano contiene sensibilmente anche le emissioni di ossidi di azoto, mentre riduce le emissioni di CO2 del 23 per cento rispetto alla benzina. In prospettiva, soprattutto per le amministrazioni pubbliche, l’utilizzo del metano apre anche la strada - creando le necessarie infrastrutture - all’utilizzo del bio-metano.
“Vi sono poi vantaggi strategici, poiché si tratta di una fonte energetica svincolata dal petrolio, disponibile nel mondo in grandi quantità, in un novero maggiore di fonti di approvvigionamento e in aree geopolitiche più differenziate. Questi benefici aumentano, col crescere progressivo della sua commercializzazione a livello mondiale sotto forma di GNL, in aggiunta alla soluzione tradizionale via tubo. Questi aspetti, se riconosciuti dal governo, danno luogo a politiche fiscali favorevoli che si traducono in vantaggi economici per il consumatore finale, sia esso l’automobilista o il gestore di una flotta di veicoli commerciali o per il trasporto pubblico di persone”.
Qual è la posizione dell’Italia, rispetto all’Europa, nell’impiego dei veicoli a metano?
**L’Italia vanta una posizione leader a livello mondiale, esportata negli ultimi decenni in tutto il mondo, con risultati eccellenti in particolare in mercati come Sud America, Medio Oriente e Asia. In alcuni Paesi (Pakistan, Argentina, Brasile, Iran, India) con il passare del tempo il veicolo a gas naturale è cresciuto fino ad occupare una posizione addirittura più elevata rispetto a quella dell’Italia. Nel mondo si rasenta ormai un totale di 13 milioni di veicoli a gas naturale.
In ambito europeo l’Italia possiede ancora il mercato più esteso, con un parco di circa 740.000 mezzi, circa 780 distributori totali e un volume venduto di gas compresso per autotrazione (CNG) pari a 831 milioni di metri cubi nel 2010. La Germania ha circa 900 distributori, ma un parco di “soli” 90.000 veicoli. Altre nazioni europee di rilievo sono Austria, Russia, Svezia, Svizzera, Ucraina, tutte con più di 100 distributori di CNG e un parco veicoli in crescita. La Francia ha superato la soglia dei 100 distributori, ma si tratta per lo più di distributori privati, ad uso di flotte. Molte altre nazioni europee - Olanda, Repubblica Ceca, Spagna, Belgio, Croazia, Polonia, Bulgaria, Regno Unito – stanno comunque sviluppando un proprio mercato. [...]
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