COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
Vorrei proprio sapere dove stiamo andando Stampa E-mail
Torna al sommario del dossier

a cura di geipeg









A bruciapelo, mi domando chi oggi può ritenersi felice all’interno del settore energetico.
Sono colto in contropiede. Domanda complessa ma rispondo: i trader puri. Mi spiego. Ci troviamo in un mercato lungo che esprime valori inferiori rispetto a quelli di molte utility che hanno in mano contratti a lungo termine sul gas. Ci sono quindi margini per chi può fare speculazione e come sempre, questa è la classica visione di cortissimo periodo. Il mercato, per definizione, è mutevole e basta davvero poco per invertire gli attuali rapporti di forza..

Ma anche i fotovoltaici sono felici. Pare abbiano portato a casa un bel po’...
Nelle scorse settimane si sono molto lamentati, e questo fa parte delle regole del gioco. Ora devono aspettare la definitiva sistemazione delle nuove regole per rimettersi in gioco. Certo, fino a ieri hanno rappresentato una categoria per così dire anomala nel panorama imprenditoriale, in quanto potevano operare a rischio zero. Tanto le banche coprivano il 100 per cento... Ora le banche chiedono un minimo di compartecipazione al rischio, come succede in tutto il mondo, e per qualsiasi tipologia di business. L’orientamento futuro di ridurre gli incentivi ha un senso, da qualsiasi parte lo si voglia guardare. Magari l’Esecutivo non avrà agito nel migliore dei modi e con le dovute cautele. Ma il principio era ineccepibile..

E i raffinatori? Si dice che non se la passino bene...
Conosco poco il tema, ma conservo ugualmente un sogno. Penso che la fine dell’era del petrolio non sia in alcun modo concepibile, anche in un orizzonte temporale di medio e lungo periodo. [...]


L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la redazione.
Telefono 02 3659 7125 e-mail Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com