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IL GIORNALIERO - Europa: enormi i margini di miglioramento nel recupero dei metalli (2) Stampa E-mail

1 giugno 2011 - La maggior parte dei metalli potenzialmente riciclabili non viene avviata a recupero e finisce in discarica, con pesanti conseguenze in termini economici e ambientali. Per alcuni di questi il tasso di riciclaggio si ferma al di sotto dell’1 per cento (vedi il Giornaliero di ieri).
“Accrescere la capacità di riciclaggio perfezionando ulteriormente i sistemi di raccolta e le infrastrutture di riciclaggio, in particolare nei Paesi in via di sviluppo - hanno commentato gli esperti della Commissione europea - permetterebbe di risparmiare milioni, anzi miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra e potrebbe creare un numero consistente di posti di lavoro verdi. Ricordiamoci che riciclare i metalli è da due a dieci volte più efficiente dal punto di vista energetico che fonderli dopo l'estrazione dalle miniere”.
L’attenzione non può comunque limitarsi al fine vita, come evidenzia l’ultima relazione della Commissione per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: occorre procedere al più presto a una dissociazione radicale del tasso di crescita dal tasso di uso di risorse, se vogliamo evitare un crollo delle risorse mondiali entro il 2050.
“Se permane lo status quo - si legge nella relazione delle Nazioni Unite - il consumo di risorse triplicherà da oggi al 2050, con un consumo annuo pari a 140 miliardi di tonnellate di minerali, metalli, combustibili fossili e biomassa. È chiaro che questo va evitato e che la soluzione è quella di dissociare la crescita economica dal consumo di risorse naturali, aumentando l'efficienza dell'uso delle medesime”.
L’obiettivo - il sogno, probabilmente - è quello di ridurre di due terzi entro i prossimi 40 anni i consumi delle economie più avanzate (vorrebbe dire passare dalle attuali 16 tonnellate procapite/anno a poco meno di 6 tonnellate) e di mantenere sui livelli attuali quelle dei Paesi in via di sviluppo, pur garantendo loro un miglioramento degli standard di vita locali.

Su questo tema vedi anche:
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