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IL GIORNALIERO - CCS, ovvero Che Cosa Significa? In Europa (quasi) nessuno lo sa! (2) Stampa E-mail

19 maggio 2011 - Sul fronte CCS, Eurobarometro segnala bassissima pressione: la quasi totalità dei cittadini comunitari, infatti, non ha la più pallida idea di cosa siano le tecnologie di cattura e sequestro della CO2 (vedi il Giornaliero di ieri). Ciò che forse più dovrebbe preoccupare, rileggendo questi dati, è il fatto che alcuni importanti progetti di CCS sono effettivamente già operativi sul territorio europeo. Nel pieno disinteresse dei cittadini (o forse, al loro oscuro per il timore di svegliare opposizioni a livello locale?).
In effetti, se si restringe l’analisi a quelle nazioni - attualmente sei - nelle quali la Ue ha co-finanziato importanti programmi di sperimentazione, ben l’88 per cento dei cittadini interpellati dichiara di non aver letto o sentito alcuna notizia in merito. Con l’eccezione, anche in questo caso, dell’Olanda, dove il 35 per cento dei cittadini sa dell’esistenza di CCS project in corso d’opera.
Nonostante sia pressoché sconosciuta, la CCS deve comunque già fare i conti con un pesante fardello di indifferenza. In linea del tutto teorica il 47 per cento degli interpellati riconosce che le tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 possono aiutare nella lotta ai cambiamenti climatici. Naturalmente la teoria si scontra con la pratica, quando si tratta di calare la soluzione sul territorio. La percentuale di chi presume un beneficio dall’applicazione di queste tecnologie alla propria regione di residenza crolla al 23 per cento. Il 61 per cento degli interpellati si è anche detto spaventato dall’ipotesi di avere un deposito sotterraneo entro 5 chilometri di raggio dalla propria abitazione (un quarto del campione, addirittura, si è dichiarato very worried).
Vale la pena dedicare un ultimo pensiero alle prese di posizione in merito alle fonti di informazioni ritenute più attendibili, per farsi un’opinione sulla CCS. Solo il 45 per cento degli europei si fida di università e centri di ricerca. Ma agli altri va ancora peggio: le organizzazioni non governative convincono tre europei su dieci, i giornalisti si fermano al 24 per cento, i politici regionali e locali scivolano al 23 per cento, quelli nazionali al 20 (il mondo è paese...) e, in cauda venenum, l’Unione europea al 14 per cento. Che dire? Con questi presupposti la strada verso la CCS sembra poco più promettente di un vicolo cieco.

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