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IL GIORNALIERO - Brevetti Usa: mai così tanti nelle clean technology Stampa E-mail

12 maggio 2011 - Tecnologie pulite... che viaggiano a tutto gas, con tanto di turbo inserito a pieno regime. E non c’è alcuna contraddizione visto che, il caso in oggetto, riguarda la produzione di nuovi brevetti nel settore clean energy negli States. Un comparto che definire (semplicemente) effervescente... sarebbe un po’ come considerare lo Champagne frizzantino.
Lo scorso anno, infatti, sono state rilasciate 1.881 Us Patent nel campo delle tecnologie energetiche verdi, con un progresso di oltre 750 unità rispetto al precedente record messo a segno nel 2009 e con una crescita percentuale di quasi il 70 per cento. Da quanto viene elaborato il Clean Energy Patent Growth Index (dal 2002), non era mai stato registrato un progresso così significativo.
Interessante anche rilevare dove si sono orientate le ricerche che hanno poi portato al rilascio di nuovi brevetti. Il settore che in questo momento sembra attirare di più le grandi industrie (non solo americane) che investono in ricerca negli Usa è quello delle fuel cell: 996 patent rilasciati. Più del triplo rispetto alla seconda tecnologia che entra in gioco, quella del solare (363 brevetti). Proprio il solare, però, mostra in assoluto i tassi di sviluppo più elevati, con un trend di crescita anno su anno pari al 134 per cento. In forte progresso anche l’energia eolica, ma il vento è ancora lontano - staccato di circa 120 brevetti - dal fotovoltaico e dal solare termico. Record storico per i veicoli elettrici ed ibridi (con 168 brevetti) mentre biomasse, biofuel e idroelettrico, anche per il fatto di essere tecnologie più consolidate hanno offerto lo scorso anno opportunità di minore rilievo per i cacciatori di nuovi brevetti.
Infine, le nuove scoperte tecnologiche nel settore dello sfruttamento maree. Lo scorso anno solo 40 hanno meritato il riconoscimento di un brevetto. Ma due anni prima erano state molte di meno (26). E chissà che l’onda lunga delle clean technology non porti presto alla ribalta anche questo settore, ad oggi obiettivamente ancora poco sfruttato (e studiato).

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