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IL GIORNALIERO - E se per Ansaldo Nucleare il post Fukushima fosse un’opportunità? Stampa E-mail

6 maggio 2011 - Il post? Potrebbe anche essere più roseo del pre. Giuseppe Zampini, amministratore delegato di Ansaldo Energia, prova a dare una nuova chiave di lettura agli eventi che hanno fatto seguito allo tsunami giapponese e all’incidente della centrale di Fukushima. Una chiave che potrebbe aprire proprio ad Ansaldo Nucleare le porte di un nuovo filone di business. Anche solo concentrando l’attenzione sull’esistente (e rimandando per ora la realizzazione di nuovi impianti), chi opera nel campo dell’atomo avrà di che rimboccarsi le maniche nei prossimi anni!
“Dal nostro punto di vista aziendale - ha dichiarato Zampini durante l’ultima assemblea di Finmeccanica - proprio il rallentamento del nucleare dovrebbe dare una spinta significativa alle attività che abbiamo nei settori convenzionali del gas e delle rinnovabili. L’altro scenario interessante è quello delle attività di stress test. Non sono molte le società in grado di operare in questo settore, nel panorama mondiale. E noi siamo tra quelle, con attività in essere in Argentina”.
Anche l’ipotesi di procedere allo smantellamento di centrali nucleari ormai ritenute obsolete o non sufficientemente sicure sembra interessare direttamente Ansaldo Nucleare.
Nessuna moratoria in programma, almeno da un punto di vista imprenditoriale, quindi. Soltanto un business da ricalibrare.

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