COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
IL GIORNALIERO - Rivoluzione grigioverde: anche i camion produrranno energia rinnovabile Stampa E-mail

3 maggio 2011 - La Salerno-Reggio Calabria potrebbe diventare la nuova icona dell’ambientalismo! Non quando finalmente sarà tirata a lucido e lisciata come una tavola di biliardo, ma oggi stesso; con tutte le sue buche e le magagne che - attualmente - la rendono una delle vie di traffico meno appetibili... Follia? Probabilmente sì, anche se lo spunto giunge da Oltreoceano, da un’altra icona dell’ambientalismo mondiale, la California. E allora potrebbe anche essere preso sul serio...
Restiamo per ora ai fatti. Un programma pilota per la conversione delle vibrazioni indotte dal traffico pesante sulle autostrade in energia è stato approvato a grande maggioranza (sei voti a uno) dal California State Assembly's Natural Resources Committe e si appresta ora a passare al vaglio dell’Assembly Transportation Committee. Sugli aspetti squisitamente tecnologici si sa ancora poco, ma è stato annunciato che il cuore del sistema ha a che fare con materiali piezoelettrici posti sotto la superficie delle strade e attivati dalla vibrazione indotta dal movimento di persone, auto, camion, treni. Chiaramente, più è di peso la taglia del soggetto in transito maggiore è l’energia recuperabile. Una minicar elettrica, da questo punto di vista, sarebbe meno efficace di un vecchio bisonte della strada con le balestre malridotte.
I fautori della proposta non sembrano porre limiti alle applicazioni potenziali di questa rivoluzione grigioverde. Progetti su piccola scala potranno generare energia sufficiente per alimentare i semafori o garantire l’illuminazione dei cartelli stradali. Ma con investimenti più ambiziosi si potrebbe arrivare a produrre energia da immettere in rete. Una grande arteria di traffico lunga 6 chilometri, nell’ora di punta, potrebbe addirittura arrivare a coprire la domanda di 30 mila abitazioni.
Tra l’altro, l’installazione delle nuove sorgenti piezoelettriche potrebbe anche rappresentare una buona scusa per attivare un piano di manutenzione delle strade americane che, si stima, avrebbero bisogno di un lifting immediato da 50 miliardi di dollari. Gli stessi promotori, per altro, assicurano che in Israele già esistono applicazioni di questo genere (ma sul versante dei cost, no comment) e che anche l’Italia sarebbe pronta ad una sperimentazione sulla Venezia-Trieste.
Qualora la notizia dovesse confermarsi veritiera e questa strada tecnologica percorribile, resta pur sempre il rischio di vibranti proteste da parte degli ambientalisti duri e puri. Ma questa volta, a ben guardare, sarebbero ben accette...

Leggi le altre news

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com