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IL GIORNALIERO - L’auto elettrica fa ancora fatica ad accendere i desideri degli europei (1) Stampa E-mail

27 aprile 2011 - Sono davvero pochi gli europei che posso dire di provare un (vero) amore a prima vista nei confronti dell’auto elettrica! Più o meno la conoscono tutti, ne apprezzano i vantaggi ambientali, sono anche disposti a giudicarla carina e simpatica. Ma non certo al punto da considerarla auto ideale!
Nel lontano 2006 Nuova Energia aveva ben evidenziato questo aspetto in un sondaggio, condotto sul territorio italiano (All’auto non ci rinuncio), dal quale la mobilità elettrica usciva con le batterie a terra. Ora, una nuova ricerca dell’Energy Research Centre of the Netherlands (Expectations about use of electric cars differ across Europe) sembra delineare uno scenario su scala europea non molto diverso.
Il sondaggio ha coinvolto 1.899 cittadini europei provenienti da Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Francia, Germania, Inghilterra e Italia (con 181 risposte). Il concetto in sé di mobilità elettrica sembra essere ben radicato, visto che solo 9 intervistati (su poco meno di 2.000) hanno risposto di non avere idea di cosa sia un’auto elettrica. Addirittura il 68 per cento del campione (il 52 per cento in Italia e il 78 per cento in Francia) ha detto di aver sentito parlare parecchio di questa tecnologia. Sette interpellati su dieci hanno anche assicurato di aver visto (o almeno credono...) un’auto elettrica in circolazione!
Eppure... alla domanda diretta se, nei prossimi due anni, avrebbero preso in considerazione l’idea di acquistare una electric car, c’è stato un (quasi) fuggi fuggi generale. In una scala da 1 a 7, dove il valore 1 equivaleva a “nessun interesse” e il 7 a “interesse elevato”, la media delle risposte degli europei è stata di soli 3,76 punto. “Valore che si posiziona al di sotto di un interesse di medio livello”, hanno commentato gli autori dello studio.
Un sei meno tirato per il collo. E si trattava - va precisato - solo di comunicare una possibile propensione all’acquisto, non certo di firmare una cambiale in bianco al concessionario di zona. Addirittura in Germania si è scesi alle soglie del 3,1 come valore medio. Quindi un interesse davvero modesto, in quella che in Europa è la patria (per molte ragioni) dell’auto!

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