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INFO@COMUNI - Anche in Italia i RAEE vengono “trattati” bene! Stampa E-mail

29 aprile 2011 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) nel 2010: il nostro Paese ha superato la soglia dei 4 chilogrammi pro-capite raccolti. Grande balzo nella raccolta dei televisori dopo l’introduzione del digitale terrestre. Rispetto al 2009, la Lombardia aumenta di 101 unità i centri di raccolta, toccando quota 846 (in Italia 3.561).

Che fine hanno fatto molti televisori dopo l’avvento del digitale terreste? Un po’ di pazienza e l’interrogativo troverà risposta. Intanto, “accontentiamoci” constatando che nel mondo dei rifiuti si usano alcune sigle. Ad esempio, RSU (Rifiuti Solidi Urbani), CDR (Combustibili Derivati da Rifiuti) ed ora anche … RAEE. Si tratta dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Un settore che, complice il crescente sviluppo tecnologico soprattutto informatico ma non solo, rappresenta un problema da smaltire bene. Meglio ancora se destinato al recupero.
Come si evidenzia nel Rapporto elaborato dal Centro di Coordinamento RAEE, nel 2010 il nostro Paese ha raggiunto e superato l’obiettivo europeo di 4 chilogrammi raccolti per abitante. Tutti contenti? In parte. A fronte di una produzione stimata fra i 15 e i 18,5 chilogrammi procapite e soprattutto di un tasso di intercettazione rispetto all’immesso sul mercato ancora piuttosto scarso, la raccolta dovrebbe presentare ampi margini di crescita. Infatti, è realistico un obiettivo di almeno 5 chilogrammi per abitante nel breve periodo e di 7/10 chilogrammi nel medio termine, così da raggiungere i Paesi europei più virtuosi.
Ci avviciniamo alla soluzione del quesito di partenza. All’interno dei Centri di Raccolta i RAEE domestici sono conferiti e stoccati secondo una suddivisione in 5 raggruppamenti che tiene conto delle successive esigenze di trattamento e riciclo. Nel 2010 il raggruppamento R3 che raccoglie le TV e i monitor a tubo catodico, LCD o al plasma, ha ulteriormente rafforzato la propria quota superando il 33% rispetto al totale dei RAEE raccolti, con una crescita del 40% rispetto all’anno prima. Questo incremento, dovuto in gran parte al passaggio al digitale terrestre e quindi alla sostituzione dei vecchi televisori (ecco risolto l’interrogativo!), è stato bilanciato da una riduzione della quota dei RAEE appartenenti al raggruppamento R1 che riunisce le apparecchiature refrigeranti (frigoriferi, condizionatori, congelatori, eccetera). In termini relativi, sono invece rimaste sostanzialmente invariate le quote relative di raccolta dei Raggruppamenti R2 (grandi elettrodomestici bianchi), R4 (piccoli elettrodomestici, tra i quali ci sono anche i telefonini, i computer, le stampanti) e R5 (sorgenti luminose).
La Lombardia si conferma la regione italiana in cui in termini assoluti si raccolgono più RAEE (nel 2010, 47.101 tonnellate, più 23 per cento) con una soddisfacente raccolta pro-capite che si attesta sui 4,79 chilogrammi. Il numero dei Centri di Raccolta (in Italia sono 3.561) cresce di 101 unità e raggiunge quota 846, confermando la Lombardia come regione più attrezzata, in grado di servire il 95 per cento della popolazione residente.

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