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IL GIORNALIERO - Galleria del Brennero: Italia e Austria firmano il “ciak si scavi!” Stampa E-mail

19 aprile 2011 - Ciak si scavi! Mancava solo la firma - salvo sorprese... - per poter dare avvio ai lavori di una delle opere infrastrutturali più ambiziose e più attese in Europa. Ora anche quest’ultima incombenza è stata espletata, possono iniziare i lavori per i 55 chilometri della nuova galleria del Brennero. Ieri a Innsbruck, Austria e Italia hanno formalizzato durante una cerimonia ufficiale l’avvio degli scavi. Con l’occasione è stato anche ribadito il preventivo di spesa: 8 miliardi di euro. Compresi - specifica una nota diramata dalla Commissione europea - gli accantonamenti per rischi. L’Unione europea contribuirà con 786 milioni di euro nell’ambito del bilancio TEN-T, quello della rete trans-europea di trasporto.
In realtà i cantieri sono già all’opera: i primi tunnel di esplorazione e di accesso sono iniziati nel 2008. Ma solo adesso dovrebbero iniziare i lavori veri e propri, quelli relativi alla galleria principale, partendo da Innsbruck a nord e da Fortezza a sud. Poi, dal 2016 in avanti, sarà la volta della parte centrale della galleria, tra Ahrental e Trens con l’obiettivo di completare il progetto per la fine del 2025. A quel punto considerando anche lo svincolo sotterraneo già esistente di connessione con Innsbruck, l’opera sarà la più lunga (nel suo genere) a livello mondiale: ben 64 chilometri.
Soddisfatto Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per i trasporti: “La decisione odierna segna un importante passo in avanti. In questi tempi economicamente difficili è più importante che mai investire in una politica sostenibile per i trasporti europei”.
L’opera rientra nel più ambizioso progetto di collegamento rapido su rotaia Berlino-Palermo. Rapido... almeno fino alle porte dello Stretto. C’è da scommettere, infatti, che per la data del varo definitivo - nel 2025, appunto - il passaggio tra Scilla e Cariddi sarà ancora a bordo dei traghetti. E che del famoso ponte si parlerà ancora come di un’infrastruttura di prossima realizzazione.

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